Il Mezonottico: simbologia dell'ufficio notturno

Il Mezonottico, o Ufficio di Mezzanotte, è un ufficio liturgico piuttosto sconosciuto in Italia, perché celebrato solamente nei monasteri e come sappiamo, purtroppo, in Italia monasteri non ce ne sono, con la lodevole eccezione di Bivongi nel profondo sud. In alcune parrocchie si usa celebrarlo insieme col Mattutino nella Settimana Santa. Eppure, questo ufficio è antichissimo ed è colmo di significati e simboli profondi.

Il Mezonottico è stato il primo degli uffici a essere ideato e praticato dalle comunità monastiche, quando i monaci si radunavano di notte dopo una giornata passata nelle fatiche del lavoro manuale. Simbolicamente rappresenta sia la Preghiera notturna del Cristo nel Getsemani sia la Resurrezione di Cristo, che secondo la santa Tradizione si è compiuta a mezzanotte, nel silenzio del sepolcro. Per questo i monaci entrano in chiesa in una processione silente, con le candele, e anticamente si celebrava nel nartece. Ai giorni nostri si celebra immediatamente prima del Mattutino. Proprio per il suo carattere mistagogico, l'ufficio del Mezonottico si può dividere in tre parti. 


Un monaco alla salmodia del Notturno, foto da Doxologia.ro

La prima parte è la dossologia iniziale e il canto dei tropari "dello sposo" (per i giorni feriali), i quali ricalcano la parabola delle vergini sagge (Matteo 25:1-13). 

La seconda parte è la salmodia dell'ufficio notturno: il salmo 118 nei giorni feriali, diviso in tre stasi, i salmi 64-69 (catisma IX del salterio) per il sabato (celebrato il venerdì notte) e il canone trinitario per la domenica (celebrato di sabato notte). Segue il Credo e i tropari del giorno. 

La terza parte è la recita delle preghiere per i defunti (giorni feriali) o la litania per il popolo e per la Chiesa (sabato e domenica). Il congedo varia con preghiere differenti per il mattutino feriale, sabbatico o domenicale. La presenza delle preghiere per i morti è connessa ovviamente al ciclo della Risurrezione in quanto sia noi che i defunti saremo chiamati insieme nel giorno dell'Apocalisse. Questo ufficio unisce tutti i credenti di tutte le epoche nella lode del Redentore. 

La peculiarità di questo ufficio notturno è trovarsi fra le ultime lodi della sera (la compieta) e le lodi del mattino (mattutino). In molti monasteri lo si celebra letteralmente alla Mezzanotte, altri preferiscono allungare il già lungo Mattutino e celebrare tutto insieme per non spezzare il sonno. Sant'Ippolito di Roma nel III secolo scrive che l'intero universo, le galassie e la natura si fermano, a mezzanotte, per lodare il Creatore, e che noi dovremmo unirci a loro [1]. 

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NOTE

1) Per la citazione di sant'Ippolito, doxologia.ro 


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