Il Presepe e la Sacra Culla (Latinità Ortodossa)

Anche se il presepe moderno come lo conosciamo noi è stato perfezionato da Francesco d'Assisi nel XIII secolo, la storia del Presepe è in realtà molto, molto più antica. 

Come molte tradizioni latine occidentali, il presepe nasce nei primi secoli del Cristianesimo a Roma. Nell'anno 649, sotto papa Teodoro, la culla del Redentore arrivò da Gerusalemme a Roma, per salvarla dai musulmani, insieme a molte altre reliquie. Subito la Culla ricevette un posto in Santa Maria Maggiore, e fu riposta in una edicola (poi altare) per la pubblica venerazione dei fedeli. La Santa Culla fu glorificata ben presto con un Ufficio liturgico proprio, così come la Santa Croce aveva ricevuto la medesima enfasi a Costantinopoli. Il rituale di venerazione della Sacra Culla era molto elaborato, e comprendeva processioni, litanie, uso di incenso e la ricreazione di un Dramma Sacro. Al tempo di papa Gregorio III, nel 732, fu donata all'edicola una speciale icona sbalzata in argento, dono del pontefice, come testimonia Anastasio Bibliotecario nel Liber Pontiticalis


Un presepe moderno

Quando nel IX secolo Carlo Magno giunse a Natale a Roma per farsi incoronare imperatore, rimase scioccato dalla bellezza del rituale della Culla, celebrato con particolare enfasi proprio per la festività. Il nuovo imperatore d'Occidente importò l'usanza nei territori imperiali obbligando un rifacimento del rito, che si semplificò notevolmente nelle parrocchie fino a diventare la moderna benedizione del presepe. Poiché mancava l'elemento fondamentale per la venerazione continua, ovvero la Culla stessa, il rituale del presepe si fossilizzò, come era naturale, per la vigilia di Natale. Durante il Basso Medioevo l'usanza divenne domestica, arrivando al punto in cui siamo oggi.

Un articolo molto dettagliato esplica i significati simbolici e allegorici del Presepe moderno secondo la tradizione napoletana.

Commenti