Il Prete e il mago: storie dalla Chiesa Ortodossa in Congo

Dal sito Misiune in Africa traduciamo un articolo di qualche anno fa, del 2015, nel quale si racconta dell'incontro fra uno stregone africano e un sacerdote ortodosso, padre Alexandros, in missione in Congo

Nella regione di Mweka, in Congo, ci sono solo due preti: padre Kirillos e padre Alexandros, e un'unica chiesa, la parrocchia di san Giorgio. Nei villaggi e nelle comunità rurali che ancora non possiedono chiese, di solito si costruisce un altare sotto una capanna di terra, come usa da queste parti, e lì si officiano i riti. L'unico mezzo di trasporto della regione è la bicicletta, così i nostri preti hanno comprato una bici e la usano per raggiungere le comunità.

Padre Alexandros si è recato in un villaggio, nel pomeriggio, e i fedeli gli sono venuti incontro, chiedendo il suo aiuto. Difatti c'era uno stregone che tormentava tutto il circondario, e che uccideva quanti non gli piacevano, col potere della magia. Ma il sacerdote volle rimanere, dicendo: "il vescovo mi ha mandato qui a confessarvi e a celebrare la liturgia, e lo farò". Dopo poco appare nel villaggio anche lo stesso stregone, il quale più volte incita il giovane prete ortodosso ad andarsene. "Sei giovane, puoi ancora vivere a lungo. Vattene, o farai la fine del pastore protestante e del prete cattolico che sono venuti prima di te". Ma il padre Alexandros ha replicato: "Dio mi aiuterà e mi soccorrerà, e io ho fede in questo". Al mattino seguente, padre Alexandros ha iniziato il mattutino e poi la liturgia. Poco dopo l'inizio del mattutino sono arrivati i protestanti, gli animisti, i pagani e i cattolici dei villaggi vicini: volevano vedere con quale magia lo stregone avrebbe ammazzato il nuovo prete. Lo stregone stesso, all'inizio del rito, si era messo vicino all'angolo dove si vendono le icone, e ha iniziato a mormorare magie. 



Al momento del Grande Ingresso, passata la liturgia in pace, il sacerdote ode un grande tonfo e rumori terribili. Ma continua a celebrare, sa che il demonio può far di tutto per interrompere il rito. Al momento della consacrazione, della discesa dello Spirito Santo, ha sentito rumori ancor più forti e un gran turbinio di voci. Non prestò loro attenzione. Ma quando per benedizione "La misericordia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi" si è voltato verso il popolo, notò che erano rimasti solo gli ortodossi del villaggio, mentre gli altri, compreso lo stregone, non c'erano più. Dopo la liturgia, ha chiesto ai fedeli cosa fosse successo. Gli ortodossi gli raccontarono che lo stregone era caduto a terra una prima volta durante il grande Ingresso e si era sentito realmente male, e così gli altri lo avevano condotto all'ospedale. Il prete se ne tornò dalla sua famiglia a Mweka, e la moglie gli ha chiesto se aveva visto lo stregone morire. Padre Alexandros rispose che era all'ospedale, ma gli fu riferito nei giorni successivi che il mago era morto durante la Consacrazione, nell'ambulatorio medico. 

Grande è Dio, che vuole che tutti gli uomini si salvino, e giungano alla conoscenza della Verità. 

Commenti