La comunità cristiana - la parrocchia

Domenica mattina, ore nove e mezza circa. Varchi le soglie della chiesa, trovi il tuo posto, quello dove ti piace ascoltare la divina liturgia, e ti guardi intorno. Decine di persone come te fanno lo stesso: venerano le icone, si segnano con la croce, si confessano, si preparano a ricevere i santi Misteri, lottano contro le loro debolezze e le difficoltà della vita, e con fiducia attendono l'Apocalisse. Ecco, questa è una parrocchia, ne siamo tutti parte. Nel mondo individualista di oggi, purtroppo, l'idea stessa di parrocchia sta purtroppo soffrendo e non siamo più in grado di rafforzare i nostri legami comunitari, come i cristiani hanno sempre fatto:


Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune [Atti 2:44]. 

Non parliamo solo di economia, di soldi, di averi: si tratta del fatto che tutti si conoscono, e possono così offrirsi aiuto pratico e spirituale in ogni momento. Coesione, forza spirituale, unità. Quando uno dei nostri fratelli o sorelle della parrocchia è malato, chi corre a casa sua per aiutarlo? chi gli guarderà i bambini? Chi potrà fargli la spesa? Pensiamo anche a questo. Non si tratta solo di dare una monetina nel piatto la domenica mattina, ma piuttosto di un aiuto concreto ai nostri vicini, ai nostri conoscenti: noi condividiamo lo stesso calice, siamo una cosa sola in Cristo. Questo dovrebbe renderci molto, molto vicini.


I servizi divini, centro della vita parrocchiale

Spesso diamo la colpa al clero di non essere abbastanza missionario. Ovviamente, il sacerdote che non fa il suo dovere avrà la sua colpa, ma una buona dose di questa colpa dovremmo assumerla tutti. Se la chiesa non cresce, se la chiesa è in rovina o ci sembra di essere in pochi, è colpa di ciascuno di noi. Siamo tutti discepoli di Cristo, siamo tutti chiamati allo stesso comandamento: ama il prossimo e diffondi il Vangelo ad ogni creatura. La compassione, l'empatia, cercare di sostenere coloro che conosciamo è un ottimo inizio per una attività evangelica nella nostra vita, ma poiché Dio ha creato un mondo in ordine, ed esiste una armonia in tutte le cose, esistono nella Chiesa numerosi ruoli che possiamo assumere per aiutare il clero nell'arduo compito di mantenere la Chiesa, con la benedizione del padre spirituale. Perché sì, la chiesa, la parrocchia, è una cosa di tutti coloro che ne fanno parte.Non dobbiamo avere paura di chiedere in cosa possiamo essere utili. I bambini avranno bisogno di una catechista, oppure al coro mancherà un tenore. C'è sempre bisogno di aiuto nell'organizzare le agapi, le feste liturgiche, le grandi pulizie. 



Ogni chiesa ha, o dovrebbe avere, un consiglio parrocchiale. Quest'ultimo è un organo collegiale nel quale siedono il clero, tutti i parrocchiani e un "anziano" chiamato anche rettore o custode, di solito un membro autorevole o particolarmente presente nella vita della parrocchia. Al consiglio parrocchiale, che dovrebbe riunirsi spesso, si parla di qualsiasi cosa sia necessaria per l'andamento della chiesa: una buona occasione per ascoltare problemi, proporre soluzioni, e sempre nella carità offrire il supporto ad una situazione problematica. Non dovremmo pensare a far parte di una parrocchia come "quale impegno devo accollarmi" ma piuttosto "posso essere parte di qualcosa". La vita spirituale cristiana è sia comunitaria che individuale, e non possiamo scappare dalle nostre responsabilità verso la famiglia spirituale che è la nostra parrocchia. 

Una buona parrocchia organizza le agapi (specialmente per invitare le famiglie più bisognose), raccolte fondi o di abiti usati, corsi di studio biblico e catechismo, organizza beneficenza, e unisce i suoi parrocchiani nel vincolo dell'amore, generando unità e coesione. Siamo tutti responsabili della bellezza e della cura della nostra chiesa, del centro in cui andiamo a toccare la Divinità incontenibile. 

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