Le Tradizioni Natalizie nell'Ortodossia

Il Natale è un periodo bellissimo, ricco di gioia e di speranza. I nostri cuori, riflettendo sull'amore di Dio per l'umanità sofferente, si riempiono di calore: così come il Cristo si incarna per salvarci, evento che porta letizia suprema a tutto l'universo, anche noi organizziamo cene, pranzi, riunioni di famiglia. I torti vengono perdonati, le offese vengono taciute, le famiglie si riuniscono. E in questo spazio di felicità feconda troviamo numerose tradizioni a farci compagnia. Ma come i popoli ortodossi festeggiano il Natale? 

Oltre all'universale pasto della Vigilia (consumato dopo la Liturgia notturna), abbiamo numerose tradizioni meravigliose, fra i quali spiccano le processioni coi canti natalizi, immagini sacre e rituali antichi. Ma procediamo con ordine.


Un gruppo di colindatori dalla Russia

I Canti Natalizi e le processioni dei colindatori

Gli ortodossi amano il canto, la musica permea ogni aspetto del culto e della vita cristiana ortodossa. Noi ortodossi non potevamo che festeggiare il Natale con una lunga tradizione di Canti Natalizi (Κόλιντα, коляда, colinde) ed ogni popolo ha ovviamente delle proprie varianti. Non è inusuale ormai, specialmente nell'occidentalissima Russia, sentire anche capolavori occidentali come Oh Albero, Adeste Fideles oppure Tu Scendi dalle Stelle. Anche noi occidentali avevamo questa tradizione: fra i nostri canti latini antichi rimangono Adeste FidelesJesus refulsit omnium (composta da Sant'Ilario di Poitiers nel IV secolo), Veni Redentor (composto da sant'Ambrogio di Milano). Generalmente, i canti della tradizione bizantina sono vivaci e colorati, così come le icone e le Stelle di Betlemme che si portano durante le processioni fra una casa e l'altra. Dalla parola greca colinda prendono il nome coloro che in gruppo si recano di casa in casa a cantare le lodi natalizie, i colindatori, i quali chiedono qualche soldino per le loro performance. Normalmente, nella tradizione rurale, questo compito spetta ai bambini e ai ragazzi non sposati. In  Italia rimane ancora viva la tradizione degli zampognari, derivanti dalla stessa antica usanza. Nelle processioni dei canti natalizi al giorno d'oggi è tradizione portare anche delle rificolone o dei luminari per illuminare il cammino, sotto forma di lanterne di varie fogge.

L'origine della parola Κόλιντα sembra essere quella latina di calendae, giacché queste processioni di lode si svolgevano generalmente per le calende del mese di dicembre, e nel giorno dell'equinozio d'inverno. 

La Stella di Betlemme 

Una tradizione prettamente slava è la Рождественская звезда, ovvero la Stella natalizia chiamata anche Stella di Betlemme. Generalmente uno fra i più autorevoli ( o giovani) membri del gruppo di colindatori è chiamato a portare la Stella che ovviamente ricorda quella che si posò sul luogo in cui nacque il Signore. In questo simpatico video scopriamo come fare anche per noi una Stella di Betlemme da condurre col nostro gruppo di colindatori. 


La tradizione della Stella ci introduce dunque in una atmosfera simbolica nella quale noi siamo i magi che, volendo lodare Dio, seguono la cometa fino al luogo dove riposa il beatissimo Bambino. 

Il Fuoco di Natale della tradizione serba ortodossa

I serbi sono un popolo dalle usanze molto particolari, con rituali unici adottati dalla loro Chiesa nazionale. E non potevano che mantenere la loro unicità nel festeggiare il Natale, con un rito totalmente sconosciuto agli altri ortodossi, la cerimonia del бадњак (badgnak). Questa parola è traducibile con "il gioioso". Ci si riferisce ad un ramo di albero (tradizionalmente quercia) bruciato alla Vigilia di Natale presso un focolare benedetto da un sacerdote. 


Un sacerdote serbo benedice un albero per la celebrazione

Prima di passare in chiesa per il rito del focolare, ogni capofamiglia si reca nel bosco per recidere il suo ramo personale (meglio dire: della famiglia) e vi fa sopra tre segni di croce quando lo ha condotto in casa dinnanzi alle sue icone. Dopodiché viene portato in chiesa da ogni famiglia e benedetto dal prete, il quale poi provvederà a bruciarli tutti nello spazio sacro della chiesa, al canto di inni natalizi e di tropari dopo la benedizione del fuoco. Questo rito dovrebbe ricordare il fuoco presso il quale ha vissuto i primi attimi della sua vita il Cristo, e anche la Sua Croce, costruita con il legno. Litanie per la salute e per la prosperità dei presenti sono ovviamente aggiunte. 


Un video col rito del бадњак

Per i golosi, abbiamo un link in italiano con le ricette per il pasto della Vigilia secondo la tradizione russa, di ben 12 portate

----------------------------------------------------------------------------------
VEDI ANCHE

Album di Canti Natalizi ortodossi romeni
Album di Canti Natalizi ortodossi russi
Album di Canti Natalizi ortodossi greci

Commenti