Il caso curioso dell'icona che prevedeva il futuro

Michele Psello, famoso scrittore ed ecclesiastico nella Costantinopoli del XI secolo, racconta di particolari molto interessanti sulla devozione che l'imperatrice Zoe Porfirogenita (+1050) aveva sviluppato per una icona miracolosa molto particolare. Oseremmo dire delle devozioni non proprio ortodosse. 

Nel libro VI del suo libro Chronografia, Michele Psello racconta di come la giovane imperatrice Zoe avesse fatto commissionare una icona del Cristo "anthiphonetes" e l'avesse fatta collocare nella chiesa della Deipara  Chalkoprateia, una delle chiese più grandi e maestose dell'urbe. L'imperatrice era solita interpellare ad alta voce l'icona, che dava risposte alla donna cambiando colore in base alla risposta. 


L'icona del Cristo Anthiphonetes, 1350 circa, Metropolitan Museum of Arts

Scrive l'autore sull'imperatrice e sulla sua icona:

Vi darò un indizio della sua devozione. Si fece fare una immagine di Gesù, la più perfetta e dettagliata possibile. L'immagine, arricchita da metalli lucenti, sembrava quasi viva. L'immagine cambiava colore in base alle risposte per le domande che venivano poste, e annunciava spesso anche eventi futuri. Zoe proferì diverse profezie ricevute dall'immagine dopo averla studiata a lungo. Così, quando riceveva degli eventi positivi nella sua vita, si recava dall'icona per mostrare la sua gratitudine e quando invece accadevano cose negative si recava dall'icona per implorare la sua clemenza. Io stesso ho personalmente visto l'imperatrice parlare spesso con l'icona come se fosse viva, e tenerla stretta fra le braccia, dicendo parole dolci. Altre volte ho visto l'imperatrice distesa a terra, piangente, adorando l'icona, con le lacrime che allagavano il pavimento, mentre si batteva il petto ripetutamente come Quando vedeva l'immagine impallidire, se ne andava via intristita, ma se il colore prendeva una piega rosso brillante, allora Zoe non attendeva per profetizzare all'imperatore un radioso successo

Alla sua morte l'imperatrice Zoe fu sepolta proprio nella chiesa della Deipara dove soleva passare così tanto tempo. 

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TRADOTTO DA

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