La Festa di san Pietro in Vincoli nella tradizione ortodossa

Indubbiamente e' una festa molto conosciuta da tutti coloro che hanno un passato nella chiesa cattolico-romana, giacche' e' festeggiata con molta enfasi, specialmente a Roma. Anche per noi ortodossi il 29/16 gennaio ricorre la festa della liberazione di san Pietro dalle catene, riportata negli Atti degli Apostoli scritti dall'Evangelista Luca:

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui.  E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti alla porta le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Alzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. [Atti 12:1-7]

Fino al V secolo le Catene (i "Vincoli") di san Pietro furono venerate a Costantinopoli, e molti miracoli sono attestati dalla Chiesa: malati terminali e sofferenti di vari malanni venivano guariti al tocco delle catene. Nel V secolo a Roma fu costruita la chiesa che porta il nome di San Pietro in Vincoli sul colle Esquilino, col preciso intento di contenere le catene del beatissimo apostolo, il quale subi' il martirio a Roma. Una delle due catene fu lasciata a Costantinopoli e deposta nella chiesa di san Pietro, non distante da Santa Sofia. Sant'Antonio di Novgorod, che ricordiamolo tra l'altro era un romano convertito all'ortodossia, si reco' a Costantinopoli nel 1200 e nei suoi diari lascia scritto che il patriarca di Costantinopoli, per la festa di san Pietro in Vincoli, venerava le catene, le quali erano state incastonate in una icona dorata. Nel 1453 le catene a Costantinopoli  vennero perdute dopo la vittoria dei musulmani. 

Rimangono a noi solamente le catene rimaste a Roma, ancora oggi venerabili dai fedeli. 

Contacio per la festa, in tono II

Tu hai venerato il Cristo, la Roccia della Fede, il quale si compiacque di farti principe fra gli Apostoli; e richiamati tutti a venerare le tue preziose catene, o Pietro, ci concesse la salvezza dalle nostre colpe. 

Tropario, in tono II 

Senza lasciare Roma sei venuto a noi con le tue catene o venerabile Pietro, primo fra gli Apostoli; prostrandoci dinnanzi a te diciamo con fede: che Dio ci usi misericordia per mezzo della tua intercessione. 

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TRATTO DA


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