La Vasilopita: il miracolo di san Mercurio

Come nasce la tradizione di mangiare la Vasilopita, la torta di san Basilio, per l'occasione del primo gennaio? 

Al tempo dell'empio imperatore Giuliano l'Apostata, colui che volle riportare l'Impero al paganesimo, san Basilio curava il suo gregge a Cesarea, come vescovo. Venne il tempo che l'imperatore visitasse la città di Cesarea in Cappadocia, e come da costume si recò dal vescovo del luogo, il beato Basilio, il quale gli offrì a pranzo solamente del pane e dell'acqua: era quello che possedeva! Irato, il pagano disse che sarebbe presto tornato con un esercito per radere al suolo la cittadella e per sterminare tutti gli abitanti. 

Poiché san Basilio conosceva il cuore dell'imperatore e sapeva quanto fosse avaro, il vescovo ordinò ai fedeli di raccogliere tutto l'oro e i gioielli che possedessero e di radunarli insieme al fine di donarli all'imperatore, per mitigare il suo sdegno e salvare così la città. Inoltre, per assicurarsi una protezione celeste, il pastore guidò una processione di tutti gli abitanti della città fino alla sommità del Monte Gemello, così chiamato perché aveva due punte... e lì vi era un santuario dedicato alla Madre di Dio. Il popolo iniziò a pregare e pianse fino alle lacrime. 



La tradizionale Vasilopita con la monetina! 

La Madre di Dio apparve a san Basilio, circondata dagli Angeli. Ella disse: "chiamate Mercurio e ditegli di uccidere Giuliano, perché è mio nemico". Il Megalomartire Mercurio, vestito nella sua armatura, apparve e in un attimo scomparve. Sconvolto dal fatto, il presule insieme col clero si recò in città alla chiesa dedicata a san Mercurio, nella quale si conservava l'urna con le sue reliquie e la sua armatura, venerata dal popolo: ma l'urna era vuota. Compreso il fatto che la visione era stata un evento reale e non frutto della sua immaginazione, ordinò ai fedeli di riprendersi il proprio oro, perchè non ce ne era più bisogno. Ma il popolo di Cesarea decise di lasciarlo tutto alla Chiesa in modo tale che fosse utile. Nel frattempo, prima di una battaglia contro i persiani, Giuliano l'Apostata moriva colpito da una lancia, scagliata da san Mercurio.

San Basilio, per ringraziare il suo popolo fedele, fece inserire parte delle monete raccolte nell'antidoro (il pane benedetto che si dà alla fine della liturgia) e lo distribuì a tutti, in modo tale che a tutti ritornasse un poco di quello che avevano donato. 

Con i soldi e l'oro raccolti, san Basilio fece costruire l'ospedale, i rifugi per i poveri e le chiese che ancora oggi adornano Cesarea di Cappadocia. 

Da quell'evento, si è presa l'abitudine nei paesi ortodossi di cucinare la Vasilopita emulando il gesto di san Basilio, specialmente per il primo giorno dell'anno, sua ricorrenza. 

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