Giuda Iscariota ricevette l'Eucarestia?

Cristo è risorto!

Da pochi giorni è passato il Giovedì Santo quando abbiamo commemorato l'ultima Cena di Cristo e il tradimento di Giuda. E tante persone ci hanno scritto chiedendoci se Giuda Iscariota ha ricevuto la comunione oppure no.  


Il bacio di Giuda a Cristo dipinto da Cimabue. 

Secondo l'analisi storico-letteraria dei Santi Padri, Giuda lasciò la Cena poco prima che Cristo iniziasse a celebrare il Mistero Eucaristico. Il vescovo Averkij di Syracuse (USA) nel suo Commentario nel quale riporta numerose informazioni prese da libri di testo presenti nelle Accademie teologiche pre-rivoluzionarie, scrive che: 

(...) è imperativo ritenere che Cristo abbia atteso l'uscita di Giuda Iscariota dalla sala per iniziare l'Eucarestia. Fatto narrato da tutti gli evangelisti con l'esclusione di Giovanni. [1]

I Santi Padri dai primi secoli ad oggi non hanno tutti la medesima opinione. Uno dei primissimi Padri della Chiesa Universale, sant'Ilario di Poitiers, scrive: Judas corpus Christi non sumpsit, ovvero, "Giuda non consumò il Corpo di Cristo".  [2] 

Sant'Isacco il Siro dice: 

<<  Rispose allora Gesù: «È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone (Gv. 13:26); ed è dunque giusto che il Signore diede a Giuda il pane intinto nella salsa e non lo lasciò condividere con gli altri il Pane e il Vino, perché lo tradì. Non era gusto che il traditore della Vita (Giuda) ricevesse la Vita (L'Eucarestia). >> [3]

San Giovanni Crisostomo invece è di una opinione diversa, ovvero che Giuda Iscariota prese parte alla Eucarestia in quanto il prezzo pagato dalla Redenzione di Cristo è per tutto il genere umano. Come scrive il beatissimo patriarca di Costantinopoli: 

Giuda era lì quando Cristo disse le sue parole: prendete e mangiate, prendete e bevete! affinché il traditore vedesse cosa aveva barattato coi trenta denari d'argento. L'Iscariota gustò della Mistica Cena e fu presente all'Istituzione. [4]

Anche sant'Agostino di Ippona concorda con san Giovanni Crisostomo e scrive: 

Bisogna sapere che tutti gli apostoli presero parte all'Eucarestia, fra i quali vi era anche Giuda, come narra l'Evangelista Luca. E come dice Giovanni, quando descrive che Cristo indica il suo traditore imboccandolo. [5]

San Teofilatto di Ohrid nel XI secolo invece asserisce che entrambe le posizioni sono equamente valide e che la partecipazione di Giuda Iscariota all'Ultima Cena è un theologumeno. [6]. A darci la risposta, se vogliamo, è quello che la Chiesa ha stabilito come verità nel culto della Settimana Santa. Giacché come scrive sant'Ireneo di Lione nel II secolo: La dottrina conferma l'Eucarestia e l'Eucarestia la dottrina [7] è ragionevole pensare che la Chiesa affermi i suoi dogmi durante le celebrazioni. Vediamo dunque nel dettaglio i testi del Giovedì e del Venerdì Santo, composti da san Cosma da Maiuma e da sant'Andrea di Creta.

Le stichire dei Mattutini del Giovedì e del Venerdì della Settimana Santa ripetono costantemente che Giuda era a tavola con gli altri Apostoli e che Cristo lo ha comunicato. Il Triodio è chiaro. Eppure in alcuni manuali recenti si "propongono" stichire corrette dai nuovi liturgisti, nei quali si offre una visione diversa.

Dalla Ode Ottava originale del Canone Giovedì Santo leggiamo:

L'Iscariota, dal nome maledetto, forzò la sua mente contro alla legge dell'amore, e sedette a tavola coi discepoli, e mangiò il tuo Corpo, o Cristo, il tuo Pane, e alzò la sua gelosia contro di Te, o Filantropo.

Un altro apostico del Canone dice:

Giuda accettò senza ritegno il Corpo purificante e il Sangue versato per la salute del Mondo.

Dai Vespri del Giovedì Santo, ancora, il dogmatico del Signore a Te ho Gridato:

[...] E Giuda, con ancora sulle labbra il Pane Celeste, compì il tradimento del Salvatore [...].

A mio avviso pare evidente che dall'esperienza liturgica sommiamo la fede della Chiesa. Quindi sì, Giuda il traditore prese parte alla Mistica Cena, e tradì il Salvatore nostro, accecato dalla cupidigia e dalla malizia. Un invito a non essere come l'Iscariota ma piuttosto come il ladrone che sulla Croce gridò: ricordati di me, Signore, nel tuo Regno.

Cristo è veramente risorto!

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NOTE E FONTI

1) Taushev, Archbishop Averky. “The Four Gospels” in Commentary on the Holy Scriptures of the New Testament Volume I. Holy Trinity Publications, Jordanville, NY

2) The Bible with Interpretations. Stockholm Pg. 414.

3) The Venerable Ephraim the Syrian. Works. 1995. Pg. 279.

4) Saint John Chrysostom. “On the Betrayal of Judas. The Second Sermon.” In Saint John Chrysostom. A full collection of his works. Moscow, 1993. Pg. 434.

5) Ripreso da Tommaso d'Aquino nella Summa Theologica //Questione 81

6)  The Blessed Theophylact the Bulgarian. The Good News in two books. Book 1. Sretensky Monastery Publishing House. Moscow, 2000. Pg. 228.

7) Ireneo di Lione. Contro le Eresie, Libro 4. 18,5.

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