Le uova rosse e la Pasqua ortodossa

Cristo è risorto!

La tradizione di regalare uova a Pasqua è universale: Oriente e Occidente condividono questo simbolo della Resurrezione che viene donato durante la Santissima Notte. Le uova vengono bollite il Giovedì Santo e colorate; oggigiorno si usa dipingerle di ogni colore, ma il colore originale è rosso vermiglio. E qual'è l'origine di questa tradizione? E perché le uova vengono colorate di rosso?


Secondo la Tradizione, l'uso delle uova rosse è di epoca sub-apostolica. Il governatore Tiberio, il successore di Ponzio Pilato, era un osservatore della legge ebraica perché non voleva essere considerato ignorante come il suo precedessore. Si narra che Maria Maddalena incontrò Tiberio a Gerusalemme, recando un cesto di uova bollite. Tiberio domandò a Maria Maddalena del culto cristiano e della nascente Chiesa, e disse che qualora Cristo fosse risorto davvero, quelle uova sarebbero dovute diventare rosse come miracolo per la sua incredulità. E così avvenne, in effetti. Maddalena disse: "Cristo è risorto!" e il governatore rispose "veramente è risorto!" iniziando così la tradizione che seguiamo ancora oggi. 

I cristiani ortodossi la notte di Pasqua giocano il "gioco delle uova", ovvero il rompere due uova una contro l'altra da parte di due persone, scambiandosi il saluto pasquale, come la Maria Maddalena e il governatore romano; il simbolismo è evidente: il rosso ricorda il colore del mantello nel quale fu avvolto il Cristo e l'uovo rotto è simbolo del sepolcro aperto. 

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