Le sedi cadute in eresia e san Martino papa (Storia della Chiesa)

Presentiamo oggi un articolo che vuole offrire una riflessione sul ruolo delle Sedi episcopali cadute in eresia palese e quindi risponde alla domanda: "una sede vacante od occupata da un eretico può essere ristabilita?". Daremo una risposta tramite l'esempio storico di san Martino, papa di Roma (+655) e dell'eresia monotelita. 

I monoteliti erano un gruppo di eretici affini agli Eutichiani, i quali promulgavano il monofisismo e anche la unica volontà del Cristo, mentre gli ortodossi credevano e crediamo ancora che il Signore avesse due perfette volontà, quella divina e quella umana, non confuse ma combacianti. Nella Epistola V il pio pontefice scrive a Giovanni, vescovo di Filadelfia, queste parole:

(...) Procedi dunque senza timore e nell'amore di Dio, camminando nella sua gloria e per la sua gloria. Esorto la tua carità, o piissimo fratello, e di compiere tutto ciò che serve per glorificare il Signore nelle terre dell'Oriente, mantenendo le chiese aperte e ordinate, ordinando al santo sacerdozio i degni con la nostra discendenza apostolica. Dio non ci ha dato infatti uno spirito pauroso, ma i doni della Prudenza, della Forza, e dell'Amore. Purga dunque quelle terre da ogni vizio, estirpa ogni eresia, tutto ciò che è contrario alla Virtù. Che possa tu prosperare nelle cose sante, affinché possa tu correggere coloro che sviano dalla vera fede, e che possa tu nuovamente portare sulle cattedre di Antiochia e di Gerusalemme ben presto dei nuovi vescovi, e anche sacerdoti e diaconi

Ricordiamo che fu lo stesso papa ad aver ordinato Giovanni e ad averlo spedito in Oriente affinché organizzasse un clero ortodosso, giacché la maggior parte del clero e dell'episcopato (compreso il patriarca a Costantinopoli) era diventato monotelita. La nuova diocesi di Filadelfia comprendeva le terre di Antiochia e di Gerusalemme, al momento occupate dagli eterodossi. Come fu dunque possibile una simile azione, se la Chiesa ha sempre creduto che "non bisogna toccare i territori altrui?" ovviamente questo principio non vale se il territorio è in stato di eresia. Difatti i greci non si fecero problemi a porre un patriarca greco ad Alessandria dopo lo scisma di Calcedonia nel 451.  Ovviamente quando Antiochia e Gerusalemme votarono dei patriarchi ortodossi, le giurisdizioni ripresero possesso dei loro confini storici. Perché dunque non c'e' un papa di Roma ortodosso? eh...

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