Burcardo di Worms e il primato papale

Il canonista occidentale Burcardo di Worms (+1024) gia' conosciuto su questo blog per la sua difesa al sacerdozio uxorato e per il Penitenziale compilato nel 1004, qui pubblicato, era un difensore della genuina tradizione della Chiesa Latina. E nei suoi Decretali, una raccolta di canoni in ben venti volumi, si dedica anche al rapporto fra le sedi Metropolitane occidentali (chiese nazionali) e il vescovo di Roma. Ecco nel Vol. I, capitolo III, come una breve risposta pone fine ad ogni idea di primato sine paribus

Cap. III.----Ut summus sacerdos non vocetur Romanus pontifex, sed primae sedis episcopus.

(Can. Afric. can. 6.) Ut primae sedis episcopus non appelletur princeps sacerdotum, aut summus sacerdos, aut aliquid hujusmodi, sed tantum primae sedis episcopus.

Tradotto: 

Cap. III, ovvero come il Romano Pontefice non viene chiamato "sommo sacerdote", ma vescovo della Prima fra le Sedi. 

Canone Africano sesto - Il vescovo della Prima Sede non viene chiamato "principe dei sacerdoti" ne' "Sommo Sacerdote", e in alcun modo simile, ma semplicemente "vescovo della prima sede"

Il vescovo Burcardo ci tiene a precisare quindi che il vescovo di Roma non e' dotato di alcun primato assoluto ma gli si attribuisce il titolo onorifico di Prima Cattedra, o Sede, poiche' Roma, citando il concilio di Nicea del 325 "essendo citta' imperiale", ha diritto alla primazialita'. Il Canone Africano citato proviene dai testi del Sinodo di Cartagine del 397 d.C. 

Poco dopo, 80 anni circa, le riforme di Ildebrando da Soana, ovvero il papa Gregorio VII, porteranno in tutt'altra direzione, dimentiche della vera sinodalita' e della Tradizione della Chiesa, inventando la Chiesa Cattolica-Romana. 

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TRADOTTO DA

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