Ufficio Eucaristico coi Salmi Tipici secondo la Tradizione Palestinese

Offriamo la traduzione di questo ufficio della tradizione monastica Sabaita dai documenti del IX-XIII secolo, già tradotto in romeno dallo ieromonaco Petru Pruteanu. E' una ottima alternativa per comunicarsi di mattina senza dover spostare il vespro. 


 UFFICIO DEI DONI PRESANTIFICATI UNITO AI SALMI TIPICI
secondo la tradizione monastica palestinese

Principio

Il sacerdote e il diacono vestono i paramenti scuri usuali come per la liturgia. Quando il sacerdote è pronto, dopo tre inchini profondi alla santa mensa, benedice la stessa a forma di croce usando l'Evangeliario, e dicendo:
S. Benedetto il Regno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli.
C. Amen. Il diacono esce e postosi nel centro della solea, rivolto a Oriente, esclama:
D. In pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per la pace dall'alto e per la salvezza delle nostre anime preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per l'unanime concordia preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per questa santa chiesa e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timor di Dio, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per il padre nostro eminentissimo Metropolita la sua Beatitudine N., per sua eminenza (o Arcivescovo, o Vescovo) N., [per il nostro Maestro e Padre N., abate di questa congregazione], per l'insigne presbiterio, per il diaconato in Cristo, per tutto il clero e il popolo preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per il nostro Paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per questa città (o contrada, o per questo santo monastero), per ogni città e contrada e per quelli che con fede vi abitano preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra e per tempi di pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la loro salvezza preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché siamo liberati da ogni afflizione, ira e necessità preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. (si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C. Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D. Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona del Cristo).
C. A te, Signore.
S. Poiché a te si addice ogni gloria, onore e adorazione, al Padre, e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.

Prima Antifona

Il coro canta o recita il salmo 102:
C. Benedici, anima mia, il Signore. Benedetto sei tu, Signore. Benedici, anima mia, il Signore/ e tutto il mio intimo il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore/ e non scordare tutte le sue ricompense. Egli perdona tutte le tue iniquità,/ guarisce tutte le tue infermità. Libera dalla corruzione la tua vita,/ ti corona di misericordie e di indulgenze. Sazia di beni la tua brama,/ sarà rinnovata come di aquila la tua giovinezza. Opera misericordie il Signore,/ e il giudizio per tutti quelli che subiscono ingiustizia. Ha fatto conoscere le sue vie a Mosè,/ ai figli di Israele le sue volontà. Indulgente e misericordioso è il Signore,/ longanime e abbondante di misericordia. Non per sempre sarà adirato,/ né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri peccati ha agito con noi,/ né secondo le nostre iniquità ci ha ricompensati. Perché come l’altezza del cielo dalla terra/ il Signore ha rafforzato la sua misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l’oriente dall’occidente,/ ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre ha misericordia dei figli,/ ha avuto misericordia il Signore di quelli che lo temono. Perché egli sa di che siamo plasmati,/ si ricorda che siamo polvere. L’uomo, come l’erba i suoi giorni:/ come un fiore del campo, così sfiorirà. Perché un soffio passa in lui/ e non ci sarà più, e non conoscerà più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno/ su quelli che lo temono. E la sua giustizia sui figli dei figli,/ per coloro che custodiscono la sua alleanza/ e si ricordano dei suoi comandi/ per compierli. Il Signore ha preparato nel cielo il suo trono/ e il suo regno domina tutto. Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli,/ potenti e forti esecutori della sua parola/ appena udite la voce delle sue parole. Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,/ suoi ministri esecutori della sua volontà. Benedite il Signore, voi tutte sue opere,/ in ogni luogo del suo dominio.
Benedici, anima mia, il Signore/ e tutto il mio intimo il suo santo nome.
Nel frattempo il sacerdote recita questa preghiera in silenzio:
S. Signore grande ed eccelso, sempre lodato, che tramite il sacrificio del tuo Cristo ci hai condotto dalla morte alla vita, libera i nostri sensi da ogni seduzione malvagia e da ogni inganno demoniaco, purifica le nostre menti e le nostre labbra dalle parole e dai pensieri malvagi, e poni in noi un buon istinto, al fine di compiacerTi in tutto e fare la tua volontà.







Seconda Antifona

Il diacono: Ancora e Ancora in pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. (si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C. Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D. Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona del Cristo).
C. A te, Signore.
S. Poiché Tu sei colui che ci salva e ci santifica e a te rendiamo gloria: Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
Il Lettore recita il salmo 145:
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
Loda, anima mia, il Signore;/ loderò il Signore nella mia vita,/ salmeggerò al mio Dio finché esisto. Non confidate nei principi, nei figli degli uomini,/ che non hanno salvezza. Uscirà il suo spirito/ e ritornerà alla sua terra./ In quel giorno periranno tutti i suoi pensieri. Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe,/ la cui speranza è nel Signore suo Dio. È lui che ha fatto il cielo e la terra,/ il mare e tutto ciò che è in essi. Custodisce la verità in eterno,/ opera il giudizio per chi subisce ingiustizia,/ dà cibo agli affamati. Il Signore scioglie gli incatenati;/ il Signore fa sapienti i ciechi. Il Signore rialza gli oppressi;/ il Signore ama i giusti. Il Signore custodisce i forestieri./ Solleverà l’orfano e la vedova/ e farà sparire la via dei peccatori. Regnerà il Signore in eterno, il tuo Dio, Sion, di generazione in generazione.
E ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Il coro canta poi il Canto dell'Unigenito:
C. Figlio unigenito e Verbo di Dio, pur essendo immortale, hai accettato per la nostra salvezza di incarnarti dalla santa Madre-di-Dio e semprevergine Maria; senza mutare ti sei fatto uomo, Cristo Dio, e, crocifisso, hai calpestato la morte con la morte; Tu sei uno della santa Trinità e sei glorificato insieme con il Padre e con il santo Spirito: salvaci.
Nel mentre, il sacerdote recita la preghiera in silenzio:
Perdona, rimetti e non ricordare, o Dio, le nostre colpe, volontarie e involontarie, commesse con coscienza o per ignoranza, e permettici di offrire in pace questo officio.
Durante la lettura del salmo, il sacerdote incensa tre volte la santa mensa e al termine del salmo 145  il diacono suona la campanella tre volte, e durante il silenzio del coro si preleva l'Agnello presantificato dall'Artoforio e lo si pone sul disco che si trova al proscomidiario. Dopo che il sacerdote ha rivestito dei paramenti il disco, si suona di nuovo la campanella e il coro canta  Unigenito. Durante il canto, il sacerdote mesce vino e acqua nel calice, senza dire niente, solamente segnandoli con un segno di croce, e riveste il calice del suo paramento, poi torna al suo posto.

Terza Antifona e Ingresso

 Il diacono: Ancora e Ancora in pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. (si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C. Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D. Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona del Cristo).
C. A te, Signore.
S. Col dono del Tuo Cristo per il quale sei benedetto assieme al Santissimo e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
Il sacerdote recita la colletta in silenzio e distende l'antimensio:
S. Sovrano santo, più che buono, noi ti preghiamo, ricco come sei di misericordia, di essere misericordioso con noi peccatori, e di farci degni di accogliere il tuo unigenito Figlio e nostro Dio, Re della gloria. Il suo purissimo corpo e il suo sangue vivifico, introdotti in quest'ora, stanno infatti per essere deposti su questa mistica mensa, scortati invisibilmente dalle moltitudini dell'esercito dei cieli. Donaci di parteciparne senza condanna, affinché rischiarati da loro nell'occhio della mente, diveniamo figli della luce e del giorno.

Il coro canta le Beatitudini:
Nel tuo regno ricordati di noi, Signore,/ quando sarai giunto nel tuo regno.
Beati i poveri nello spirito,/ poiché è loro il regno dei cieli.
Beati i sofferenti,/ poiché saranno consolati.
Beati i mansueti,/ poiché erediteranno la terra.
Beati gli affamati e assetati di giustizia,/ poiché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,/ poiché otterranno misericordia.
Beati i puri di cuore,/ poiché vedranno Dio.
Beati i pacificatori,/ poiché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa di giustizia,/ poiché è loro il regno dei cieli.
Beati siete quando vi oltraggeranno/ e vi perseguiteranno, e diranno ogni malvagia parola contro di voi, mentendo, a causa mia.
Gioite ed esultate,/ poiché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
E poi le stichire quaresimali:
Ricordati di noi, Signore, quando sarai giunto nel tuo regno.
Ricordati di noi, Sovrano, quando sarai giunto nel tuo regno.
Ricordati di noi, Santo, quando sarai giunto nel tuo regno.
Il coro celeste ti canta e dice: santo, santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il cielo e la terra della tua gloria.
Avvicinatevi a lui e siatene illuminati, e i vostri volti non resteranno confusi.
Il coro celeste ti canta e dice: santo, santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il cielo e la terra della tua gloria.
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito.
Il coro dei santi angeli e arcangeli con tutte le potenze celesti ti canta e dice: santo, santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il cielo e la terra della tua gloria.
E ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Durante le beatitudini si aprono le porte dell'altare e il sacerdote incensa la santa mensa e l'iconostasi e il popolo rimanendo sulla solea, dopodiché insieme al diacono si inchina per tre volte all'altare e poi si volge ai fedeli chiedendo perdono per i propri peccati e inchinandosi all'assemblea. Dopo ciò si reca al proscomidiario e al Gloria delle beatitudini esce dalla porta settentrionale, portandosi fino al centro della navata, preceduto dal diacono con incensiere e lume alto. Quando si iniziano le stichire quaresimali, il sacerdote benedice i fedeli senza dire niente e rientra in altare preceduto dal diacono che lo incensa. Il sacerdote lascia i Doni Presantificati sull'altare e li incensa, per poi dire sottovoce:
S. Ora le potenze dei cieli insieme con noi invisibilmente officiano. Ecco che entra il Re della gloria. Il diacono esce nuovamente mentre il sacerdote chiude le porte regali e si reca al centro della solea per recitare il Credo.

Credo Niceno-Costantinopolitano

L'Assemblea: Credo in un solo Dio Padre, onnipotente, / creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili.  / E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito, / generato dal Padre prima di tutti i secoli: / luce da luce, Dio vero da Dio vero, / generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutto prese esistenza. / Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, / e si incarnò dallo Spirito santo e da Maria Vergine, e si fece uomo. / E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, / e soffrì, / e fu sepolto. / E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture. / E ascese ai cieli, e siede alla destra del Padre. / E di nuovo verrà con gloria a giudicare i vivi e i morti; il suo regno non avrà fine. / E nello Spirito santo, il Signore, vivifico, che procede dal Padre, / che con il Padre e il Figlio è insieme adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei profeti. / E nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. / Professo un solo battesimo, per la remissione dei peccati. / Aspetto la risurrezione dei morti.  / E la vita del secolo futuro. Amen.
Durante il credo il sacerdote riveste i Doni dell'aer.



Ectenia

Al termine del Credo, il diacono:
D. Completiamo la nostra preghiera al Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per i preziosi doni presentati e già santificati, preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Per questa santa chiesa e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timor di Dio preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Perché siamo liberati da ogni afflizione, collera e necessità preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. Chiediamo al Signore che tutta la giornata  sia perfetta, santa, pacifica e senza peccato.
C. Concedi, Signore.
D. Chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime e dei nostri corpi.
C. Concedi, Signore.
D. Chiediamo al Signore il perdono e la remissione dei nostri peccati e delle nostre colpe.
C. Concedi, Signore.
D. Chiediamo al Signore ciò che è buono e utile alle nostre anime e la pace per il mondo.
C. Concedi, Signore.
D. Chiediamo al Signore di concludere il tempo che resta della nostra vita in pace e conversione.
C. Concedi, Signore.
D. Chiediamo una fine cristiana della nostra vita, senza dolore, senza rimorso, pacifica, e una buona difesa innanzi al tremendo tribunale di Cristo.
C. Concedi, Signore.
D. Chiedendo l'unità della fede e la comunione del santo Spirito affidiamo noi stessi, e gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
C. A te, Signore.
S. In silenzio. Dio dai misteri ineffabili e invisibili, presso di te sono i tesori reconditi della sapienza e della scienza; tu ci hai svelato il servizio a questa liturgia e hai posto noi peccatori, grazie al tuo grande amore per gli uomini, a offrirti doni e immolazioni per i nostri peccati e per le mancanze del popolo. Tu stesso, Re invisibile, che fai opere grandi e imprescrutabili, gloriose e straordinarie, senza limiti di numero, abbi riguardo di noi tuoi servi indegni presenti a questo santo altare come al tuo trono cherubico, dove il tuo unigenito Figlio e nostro Dio riposa nei terribili misteri imbanditi. Libera noi e il tuo popolo fedele da ogni impurità, e santifica le anime e i corpi nostri con una santificazione che non si possa estirpare, per farci unire al tuo Cristo, nostro vero Dio, in pura coscienza, con il volto irriprovato e con il cuore illuminato, quando prenderemo parte a queste santificazioni e ne saremo vivificati: è stato lui a dire “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui”; e così, quando il tuo Verbo dimorerà in noi e a noi si accompagnerà, o Signore, saremo tempio del tuo Spirito tuttosanto e adorato, liberi da ogni insidia diabolica che influisca sull'azione, sulla parola o sul pensiero; e otterremo i beni a noi promessi, con tutti i tuoi santi che sin dall'eterno ti sono graditi.

Padre Nostro

S. E rendici degni, Sovrano, di osare con confidenza e senza condanna chiamarti Padre, Dio dei cieli, e dire:
C. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.
S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
S. Pace a + tutti.
C. E allo spirito tuo.
D. Inchinate il vostro capo al Signore.
C. A te, Signore.
S. Per la grazia, le indulgenze e l'amore per gli uomini del Figlio tuo unigenito, con il quale tu sei benedetto insieme con il tuo Spirito Santissimo, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.

Comunione del Clero

S. Sii intento, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, dalla santa tua dimora e dal trono di gloria del tuo regno, e vieni a santificarci, tu che siedi in alto con il Padre e sei qui invisibilmente con noi, e degnati di impartire con la tua mano possente il tuo purissimo corpo e il tuo prezioso sangue a noi e, per mezzo di noi, a tutto il popolo.

S. O Dio, purifica me peccatore e abbi misericordia di me. (tre volte)
D. Stiamo attenti.
S. Innalzando l'Agnello. I doni santi, già santificati, ai santi.
C. Uno solo è il Santo, uno solo è il Signore: Gesù Cristo, nella gloria di Dio Padre. Amen. Il diacono ritrae la tenda al fine di oscurare la vista ai fedeli.
S. È spezzato e diviso l'Agnello di Dio che è spezzato e indiviso, sempre mangiato e mai consumato, anzi santifica chi ne partecipa.
Segue l'ordine della comunione del clero come di consueto per ogni liturgia eucaristica. A questo punto il coro canta il chinonikon del giorno o altri inni appropriati. Al termine della comunione del clero il sacerdote e il diacono si lavano le mani e poi aprono le porte regali dicendo:
S. Con fede e timore, avvicinatevi.
C. Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore, il Signore è Dio e si è manifestato a noi.

Comunione del popolo

I comunicanti si avvicinano e ricevono l'eucarestia mentre il coro canta: Gustate e vedete quanto è buono il Signore, alleluia. Il sacerdote impartisce la comunione nominando ogni comunicante con la frase consueta. Al termine della comunione il sacerdote benedice gli astanti col calice coperto, dicendo: Salva, o Dio, il tuo popolo e benedici la tua eredità.
Coro. Gustate del pane celeste e del calice della vita e vedete quanto è buono il Signore. Alleluia, alleluia, alleluia.
S. Benedetto il nostro Dio che toglie i peccati del mondo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Mostra il disco e il calice ai fedeli.
C. Amen. Sia colma la nostra bocca della tua lode, Signore, perché cantiamo la tua gloria, poiché ci hai resi degni di partecipare ai tuoi santi, divini, immortali e vivifici misteri. Serbaci nella tua santificazione, a meditare tutto il giorno la tua giustizia. Alleluia, alleluia, alleluia.

Ringraziamento

D. In piedi, avendo ricevuto i divini, santi, purissimi, immortali, celesti, vivifici e tremendi misteri di Cristo, degnamente rendiamo grazie al Signore.
C. Kyrie eleison.
D. Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
C. Kyrie eleison.
D. Chiedendo che tutto il giorno sia perfetto, santo, pacifico e senza peccato, affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
C. A te, Signore
S. Poiché sei tu la nostra santificazione, e a te innalziamo la gloria, al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
S. Ti rendiamo grazie, Dio Salvatore di tutti, per ogni bene che ci hai concesso e per la nostra partecipazione al santo corpo e sangue del tuo Cristo, e ti preghiamo, Sovrano amico degli uomini: custodiscici sotto la protezione delle tue ali e donaci fino all'ultimo respiro di aver parte degnamente alle tue santificazioni, per l'illuminazione dell'anima e del corpo e per l'eredità del Regno dei cieli.

Preghiera dell'Ambone

Il sacerdote si reca nel centro della chiesa dicendo:
S. In pace usciamo.
C. Nel nome del Signore.
D. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S.  Signore Gesù Cristo Salvatore nostro, Agnello che togli i peccati del mondo, Tu che accogli la supplica di lode e ti sono beneaccette le nostre preghiere, e ascolti il pianto di coloro che ti cercano con tutto il cuore, tu che hai portato il peso del sacrificio per i nostri peccati e di buon grado ti concedi qual eucarestia a coloro che con cuore contrito vengono verso di Te; Tu stesso benedici il tuo clero e tutto il tuo popolo in questi giorni di digiuno, costituiti per giungere purificati alla salvezza e alla lode della tua Resurrezione vivificante, Tu che tornerai a giudicare i vivi e i morti, tu stesso santifica questa assemblea radunata nel tuo Nome santissimo, e accogli nel tuo Regno anche i defunti che con fede si sono addormentati nell'attesa della tua venuta. Perché tu sei la fonte di ogni bene e a te rendiamo gloria assieme al Padre tuo aprimordio e al santissimo, buono e vivificante Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli.
C. Amen.
Il sacerdote rientra in altare mentre il Lettore canta i versetti dal  salmo 33:
L. Per tre volte. Sia benedetto il nome del Signore da ora e fino all'eterno.
D. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S. Benedicendo il popolo con la croce: La benedizione del Signore sia su di voi con la sua grazia e il suo amore per gli uomini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.

Congedo

Il sacerdote rivolto all'icona di Cristo: Gloria Te, o Cristo, speranza nostra, gloria a Te.
C. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Per tre volte: Kyrie eleison. Poi: Padre, benedici.
S. Cristo nostro vero Dio, per le preghiere della sua purissima Madre, dei santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; del santo (...) [patrono di questo santo tempio], e del santo (...) [di cui oggi compiamo la memoria]; dei santi e giusti avi di Dio Gioacchino e Anna, e di tutti i santi, abbia misericordia di noi e ci salvi, qual buono e amico degli uomini.

C. Amen, 

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