Perché digiuniamo il 14 settembre?

 La venerazione della Santa Croce è contemporanea alla nascita della Chiesa. Già san Paolo ci invita a rendere culto alla Croce:  Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo (Galati 6:14) e anche  Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo (1Corinzi 1:18).

Il ritrovamento della santa Croce nel IV secolo e la dedicazione della Basilica in Gerusalemme, ma anche il ricordo della vittoria dell'Imperatore Eraclio che ritrovò la santa Croce rubata dai persiani confluiscono tutti nel giorno 14 settembre con una grande commemorazione. Per questo la Chiesa chiede oggi di celebrare la solennità della Santa Croce con un tono penitenziale, per chiedere perdono a Dio dei nostri peccati. E' da poco principiato l'anno liturgico (1 settembre) e ci viene chiesto quindi, dopo la gioia della Nascita della Madre di Dio, di continuare la nostra riconversione quotidiana con un gesto di penitenza. Digiuno, preghiera, formazione interiore, tutto contribuirà a benedire l'anno sotto il segno della vittoria, la nostra amatissima Croce.  Noi eleviamo preghiere alla Santissima Croce perché in un certo modo è diventata estensione di Colui che vi è stato sopra crocefisso. 

Digiuniamo durante la ricorrenza del Ritrovamento della Croce per venerare le sofferenze che il Signore Gesù Cristo patì su di essa, e per chiedere l'intercessione del Prezioso Legno su tutto il mondo. Il digiuno non è solamente l'astensione dal cibo, ma anche la cura del nostro interiore e il perdono delle offese altrui, la misericordia verso i poveri e le opere di bene. Dice Isaia del digiuno: 

Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo: spezzare le catene della malvagità, sciogliere i legami del giogo rimandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi è nudo, senza trascurare quelli della tua stessa carne? Allora la tua luce irromperà come l'aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell'Eterno sarà la tua retroguardia. (Isaia 58:6-8)

Che il Signore Dio ascolti le nostre preghiere e la Santa Croce, con la sua potenza, ci protegga. 

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