Inno Acatisto a santa Tecla megalomartire

 

INNO ACATISTO ALLA SANTA MEGALOMARTIRE TECLA 


Dopo le preghiere iniziali, con devozione. 

Contacio 1

 Con inni ti acclamiamo, o beata megalomartire Tecla, pari agli Apostoli, degnamente ricevi da noi indegni la lode: hai tu infatti aperto a tutti le porte della via verso Cristo, il Benevolo, mostrando come tutti possiamo unirci a Lui nella sua camera nuziale. Per questo ad una sola voce cantiamo: gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Ico 1

 Quando i santi Apostoli, portando il Vangelo di Cristo nel mondo, ti hanno incontrata in Iconio, o beatissima, vergine di diciotto anni, nobile di nascita dal nome glorioso; Eri tu fidanzata a Famir, uomo di lignaggio, e ascoltavi le meraviglie degli Apostoli nella casa di Onisiforo, e per questo noi ti lodiamo così:

Gioisci, o vergine sapiente e pura.

Gioisci, perché lo Spirito Santo ha animato la tua volontà.

Gioisci, perché la Luce Celeste ti ha illuminata.

Gioisci, perché la buona semenza del Verbo divino ha trovato in te un terreno buono.

Gioisci, perché ti sei completamente rivestita di Cristo.

Gioisci, perché hai voluto servire Dio con tutta te stessa.

Gioisci, perché in te il Signore è glorificato.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 2

 Dopo aver ascoltato il santissimo Paolo dire che la verginità ti unisce a Cristo nella purezza e ti rende pari agli angeli, hai voluto esser sposa del Signore e dentro di te si è acceso un fuoco immateriale come i Serafini, e desiderando ardentemente la vita virginale, cantavi: Alleluia.

 Ico 2

 Dopo tre giorni e tre notti di pio ascolto del grande Paolo, la madre tua Teoclia, scoprendo la tua profonda conoscenza della tua vita in Cristo, è corsa dal tuo fidanzato dicendo: "non tieni affatto alla tua sposa, guarda come si è imbarbarita". Difatti ella non poteva comprendere la tua letizia in Cristo. Conoscendo questi fatti, noi tutti ti lodiamo dicendo:

Gioisci, Tu che ti sei fatta sposa dello Sposo Celeste.

Gioisci, Tu che non hai mai avuto necessità di riposo del corpo.

Gioisci, Tu che ti sei seduta ai piedi del Signore, seguendo l'esempio di Maria.

Gioisci, Pietra solidissima in Cristo.

Gioisci, invitta vegliarda dalla dolce voce.

Gioisci, colomba dalle ali luminose.

Gioisci, o primizia dell'esercito dei martiri.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 3

 Vedendosi offeso e abbandonato, il tuo futuro sposo piangeva amaramente e tua madre, traboccante d'ira, ti ha tagliato i capelli con violenza, e affamandoti ti rinchiuse in una camera; ma tu, o Tecla beata, tutto soffrendo per Cristo, con gaudio cantavi: Alleluia.

 Ico 3

 La madre tua, o beatissima Tecla, vedendoti in quelle condizioni iniziò a disperarsi e ti implorava di tornare al tuo fidanzato, ma tu, sapientissima e castissima donna, hai distolto lo sguardo da lui e sei caduta in preghiera con lunghi sospiri, e per questo da tutti ricevi la lode:

Gioisci, Tu che sei stata illuminata da Dio.

Gioisci, poiché sei stata liberata dalle mani di Famir.

Gioisci, degnissima predicatrice apostolica.

Gioisci, diligente serva dell'Altissimo.

Gioisci, tu che hai ricevuto la grazia di poter seguire Paolo.

Gioisci, Tu che sei stata eletta come vaso pregiato nella predicazione apostolica.

Gioisci, poiché sei stata fatta degna di figurare fra gli Apostoli.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 4

Quando hai saputo che Paolo è stato imprigionato, sei corsa dai carcerieri o venerabile vergine, e hai pagato il riscatto lasciando i tuoi gioielli alle guardie, ed entrata insieme a Paolo, hai baciato i suoi catenacci, e hai cantato a Dio: alleluia.

 Ico 4

 Quando l'apostolo ebbe udito ciò che hai sofferto da tua madre e dal tuo fidanzato per mantenere la purezza del corpo, Paolo si rallegrò molto, e benedicendoti ti fece sua figlia, dicendo:

Gioisci, sposa di Cristo

Gioisci, giglio bianco di inestimabile purezza

Gioisci, pilastro della fede

Gioisci, distruttrice di demoni.

Gioisci, Tu che hai vinto la vana concupiscenza.

Gioisci, diamante splendente della Fede.

Gioisci, prima fra le Vergini del Regno di Dio.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 5

 Quando fosti trascinata in giudizio dinnanzi al tiranno, fu presente anche tua madre, la quale gridava contro di te una sentenza di morte. Ma tu, guardando Paolo, traevi forza per il tuo spirito e senza posa lodavi Iddio: Alleluia.

 Ico 5

 Il Giudice iniquo decise che la tua pena sarebbe stata l'arsura del fuoco, o Tecla benedetta, ascoltando le parole di tua madre; E senza che nessuno ti forzasse sei salita sulla pira per offrirti in olocausto come una fenice per il tuo Signore, e noi con amore guardiamo al tuo coraggio e ti lodiamo dicendo:

Gioisci, tu che hai accettato il supplizio del fuoco.

Gioisci, tu che senza paura sei salita sulla pira segnandoti con la Croce.

Gioisci, tu che sei sopravvissuta illesa al fuoco.

Gioisci, poiché la Chiesa ti ha ricevuto nel rango degli Apostoli.

Gioisci, perché il Signore stesso ti ha sorretto nella prova.

Gioisci, perché come una pietra sei rimasta ferma nella fede.

Gioisci, Tu che ora sei glorificata in Cielo dagli Angeli.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 6

 Amarezze dai parenti, odio dai pagani: così la tua vita trascorreva, o megalomartire Tecla, e quando il governatore scoprì la tua bellezza volle conquistarti ma tu, colomba casta, non glielo hai permesso, e scappando dalle sue insidie, gridavi: Alleluia.

 Ico 6

 Poiché non sei potuta cadere col fuoco, gli iniqui ti hanno condannato al supplizio dell'arena fra le bestie. Ma anche a questo sopravvissuta, sei tornata a casa di Trifena, la quale vedendoti, ti gridava incontro dicendo:

Gioisci, vista angelica.

Gioisci, letizia paradisiaca.

Gioisci, terrore dei demoni.

Gioisci, poiché i leoni a te si sono inchinati.

Gioisci, perché le bestie hanno riconosciuto il tuo potere.

Gioisci, Tu che hai sottomesso gli animali feroci con la dolcezza dello Spirito.

Gioisci, letizia degli uomini.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 7

 Dopo averti salutato, Trifena ti supplicò di pregare per sua figlia Falconilla, che si era addormentata nella morte, e dopo la tua intercessione fu liberata dai lacci dell'Ade. Riconoscendo il miracolo, Trifena domandò di convertirsi alla Chiesa di Cristo, lodando te che avevi salvato sua figlia: Alleluia.

 Ico 7

 Nel frattempo i pagani ti hanno arrestata, o beatissima Tecla, e hanno ordito un orrendo supplizio, gettandoti in una fossa con serpenti e scorpioni ed erbe velenose. Vedendo le tue tribolazioni, esclamiamo:

Gioisci, Tu che fossi gettata nella fossa

Gioisci, Tu che hai sopportato le violenze dei pagani.

Gioisci, Tu che hai emulato il profeta Daniele.

Gioisci, nostro soccorso nelle tribolazioni.

Gioisci, perpetuo aiuto di coloro che si trovano legati nell'Ade.

Gioisci, Tu che sei sfuggita a molti tormenti.

Gioisci, novella Giuseppe che hai sopportato l'ira del nuovo faraone.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 8

 Poiché gli orrori della fossa non poterono scalfire te, o beatissima Tecla, tutti rimasero attoniti e terrorizzati da quel grande spettacolo, dicendo: "grande è il Dio di Tecla", e molti furono battezzati e cantavano: Alleluia.

 Ico 8

 Il giudice iroso decise per te un altro supplizio, e a due buoi fosti legata, i quali torcevano il tuo corpo andando in direzioni diverse. Notando la tua umiltà nella prova con canti ti lodiamo così:

Gioisci, Tu che fosti paziente fino alla fine.

Gioisci, conquistatrice della corona della gloria.

Gioisci, Tu che hai vinto i demoni.

Gioisci, pilastro della fede ortodossa.

Gioisci, baluardo dei credenti.

Gioisci, giardino profumato di Cristo.

Gioisci, mirra profumata della Chiesa.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 9

 Quando fosti presente al sacrificio pagano di Seleucia tu distruggesti l'idolo pagano gettandolo a terra e questa conobbe la verità e si battezzò con tutta la sua casa, cantando a Dio: Alleluia.

 Ico 9

 Quando decidesti di vivere nel deserto, una gran folla di bisognosi, conoscendo il tuo potere datoti da Dio, accorse a te,e  tu sanavi tutti con la tua mano benedetta. Conoscendo il dono celeste che ti è stato dato, ti cantiamo:

Gioisci, guaritrice del corpo e dello spirito.

Gioisci, rapido soccorso di quanti soffrono.

Gioisci, Tu che ci difendi da ogni pericolo.

Gioisci, fervida avvocata presso Dio.

Gioisci, soccorso del popolo cristiano.

Gioisci, Tu che esorti e conforti le vergini nella purezza.

Gioisci, prima coronata fra le martiri.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 10

Dicevi a Dio, lodandolo: nessuno può separarmi d ate, né dolori né sofferenze, né le necessità, perché tu sei il mio calice celeste. E tu, o beatissima martire Tecla, con parole simili sempre cantavi a Dio: Alleluia.

 Ico 10

 Hai acquisito la fortezza divina con grandi veglie e grandi digiuni, con molta fatica hai guadagnato la vita spirituale, o Tecla benedetta: dona anche a noi che ti lodiamo questi doni, a noi che ti gridiamo:

Gioisci, tromba che annunci la verità.

Gioisci, chitarra della parola divina.

Gioisci, flauto che emette parole di vita.

Gioisci, dolce cantatrice della bellezza della Novella di Cristo.

Gioisci, Tu che hai predicato ai Gentili.

Gioisci, Tu che fosti istruita da Paolo.

Gioisci, organo divino ispirato dall'Apostolo delle Nazioni.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

 Contacio 11

 Il Signore, colui che ha restaurato l'universo, ti ha scelto come torcia luminosa per portare la luce della sua Verità ai pagani, e hai così ispirato la fede dei martiri. Noi adoranti ringraziamo il Creatore per averti a noi donato dicendo: Alleluia.

Ico 11

O splendida Tecla, un altro miracolo si palesò alla fine della tua vita, quando hai aperto in due la montagna con un comando della tua voce, e ti sei colà nascosta dagli occhi spudorati; per questo straordinario prodigio noi ti cantiamo:

Gioisci, poiché la tua santità è sbocciata fra le sofferenze della gioventù.

Gioisci, tu che hai trascorso la tua vita in lacrime e digiuni.

Gioisci, tu che hai raggiunto l'età vegliarda nella preghiera.

Gioisci, tu che adesso contempli il Signore negli Eccelsi.

Gioisci, tu che sei stata ricevuta nella roccia.

Gioisci, tu che dalla tomba naturale hai raggiunto il Paradiso.

Gioisci,  perché le porte dei Cieli ti hanno accolto con onore.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

Contacio 12

Ora che sei nella luce della Santissima Trinità, o martire Tecla, ricevi il premio per la sopportazione delle tribolazioni e delle violenze subite, e non dimenticarti di noi poveri e miseri, con le tue preghiere donaci la salute affinché con forza possiamo lodare Dio dicendo: Alleluia.

Ico 12

Onoriamo le tue difficoltà, i tuoi patimenti e le tutto ciò che per Dio hai sopportato, o vergine Tecla, e la tua pazienza che Dio ha retribuito in Cielo e già quando eri in vita. Liberaci dai nemici visibili e invisibili, dalle infermità del corpo e dello spirito, e intercedi per tutti noi che ti lodiamo dicendo:

Gioisci, dolce usignolo.

Gioisci, rosa profumata dal balsamo dello Spirito Santo.

Gioisci, tu che sedevi con Paolo.

Gioisci, madre dei sofferenti.

Gioisci, sostegno dei bisognosi.

Gioisci, preghiera insonne per tutti noi sofferenti.

Gioisci, diamante brillante della Chiesa.

Gioisci  o megalomartire Tecla, Tu che molto hai sofferto.

Contacio 13

O beatissima martire Tecla, noi ti preghiamo, accogli l'orazione dei tuoi servi e questa piccola lode che a te abbiamo rivolto, e prega per noi al Giorno del Giudizio, chiedi a Cristo che ci perdoni i nostri peccati, ci conceda la salute spirituale e corporale, affinché, concessaci la vita eterna, con te potremo lodare Iddio cantando senza posa: Alleluia!

Si ripete l'Ico 1 e il Contacio 1. Preghiere finali.

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