La coscienza (Arcivescovo Andrej Taushev)


La coscienza è la voce di Dio nell'uomo, quel movimento interiore che fa capire il bene e il male, il giusto e lo sbagliato. Dice abba Doroteo di Gaza che la coscienza è una "legge della natura" piantata da Dio in noi, la quale ci permette di capire e fare le cose giuste. 

In foto, l'arcivescovo Andrej 

Non possiamo ignorare la voce della coscienza, la quale rimbomba dentro di noi finché non la ascoltiamo. In questa vita o nell'altra, la coscienza si imporrà su di te con tutto il suo potere, come un giudice tremendo e imparziale, e passerà al vaglio tutti i sentimenti, i pensieri, le azioni con le quali abbiamo avuto a che fare in vita.

La coscienza, parte fondamentale dello spirito di ciascun essere umano, certamente non può essere distrutta. San Paolo scrive che la coscienza è "la realtà della legge scritta nelle anime" (Romani 2:15), e san Teofane il Recluso commenta il passo dicendo: la coscienza è la protettrice della Legge, la sua manifestazione e il suo custode" e manifestandosi impone in noi il compimento delle buone opere necessarie alla salvezza, e risuona in noi il suono della virtù. 

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Arcivescovo Andrej Taushev, Ascesi nella società moderna secolarizzata, Editura Doxologia, Iași, 2016, pp. 97-98

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