Spiegazione dell'Icona della Scala Celeste

 L'icona della Scala Celeste appare per prima nei monasteri egiziani ispirati al trattato teologico di san Giovanni Climaco, importante figura del monachesimo sinaita. La scala, centro della composizione, ha 30 gradini, come trenta sono infatti i capitoli della principale opera del Climaco, chiamata appunto La Scala Celeste, il quale si trova nel Libro IX della Filocalia. In particolare, i soggetti raffigurati sulla scala sono quasi sempre monaci, questo perché in particolare col giuramento monastico si decide di prendere la propria croce personale e si cerca di salire questa scala delle virtù in un simbolismo molto profondo:

Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà.  E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? [Marco 8:34-36]ù

Non è raro trovare pitturati anche un vescovo, dei chierici e dei laici, per dimostrare come in realtà tutti sono chiamati alla ascesi. 

L'icona qui sotto fa parte della collezione del monastero di santa Caterina del Sinai, prodotta nel XII secolo. 


Fra i vari protagonisti dell'immagine vi sono sempre gli Angeli ai lati superiori della composizione, i quali cercano di aiutare gli astanti con la preghiera, e i demoni raffigurati in nero  e armati, i quali tentano i monaci che cercano di salire la Scala con le tentazioni e i peccati. In ogni esemplare, in un angolo, è rappresentato un gruppo di monaci in basso, talvolta accompagnato dall'immagine di una chiesa, simbolo del Monastero del Sinai dove il Climaco ha svolto la sua ascesi e dove per primi hanno ricevuto la Scala. Tutti i personaggi umani guardano verso l'alto, verso il Cristo, Colui che ha detto venite a me voi che siete oppressi e affaticati, e io vi ristorerò (Mt. 11:28). Gli unici a guardare in basso sono coloro che cadono dalla Scala, coloro che perdono la battaglia della vita spirituale. 

Questa icona è spesso messa in chiesa per la venerazione pubblica durante la Quaresima che ci prepara alla Pasqua. 

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