La domanda Cosa succede alle anime dei morti inceneriti a causa del COVID-19? mi è stata rivolta ultimamente diverse volte, manifestando una certa inquietudine nei parenti e nelle persone che hanno a che fare con la situazione attuale. Sappiamo come il governo abbia obbligato l'incenerimento per le salme dei defunti a causa (o presunta) del COVID. Questo comporta che non rimanga quasi nulla del corpo originario del defunto, e rimane quindi il grande quesito: alla resurrezione dei morti, avranno un corpo? la Chiesa non proibisce l'incenerimento dei defunti? Hanno diritto ad un funerale?
Occorre dire che la Chiesa riconosce due casi, ovvero l'incenerimento volontario e la morte violenta a causa di un incendio o altre cause terze per le quali il corpo si è trovato a contatto col fuoco. Nel primo caso, poiché il defunto non ha accettato la dottrina della resurrezione dei morti, constatiamo che la Chiesa non concede il funerale ortodosso a coloro che, nel testamento, hanno espressamente richiesto di venire inceneriti. In questo caso, poiché il defunto ha odiato il proprio corpo e il dogma della resurrezione, non viene sepolto con gli onori cristiani. Altra cosa è, invece, se il defunto si è trovato in un incendio - o una esplosione, o altri casi - ed è morto senza poter decidere della propria sorte. In quel caso - e nel caso dei provvedimenti con la scusa del COVID - il defunto non ha potuto scegliere, e la Chiesa, offrendo il beneficio della scelta non avvenuta, offre i servizi funebri e il conforto religioso. Il Signore Dio, Misericordioso, guarderà alla fede del defunto e non alla pratica applicata senza consenso. Il Signore Dio, nelle sue infinite possibilità, può rigenerare il corpo del defunto ortodosso praticante per la resurrezione dei morti, se lo merita.
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