La benedizione delle candele per la Festa della Presentazione

 La festa della Presentazione al Tempio di Cristo, detta anche Purificazione della Vergine Maria o Candelora (2/15 febbraio) è una delle maggiori feste del calendario ortodosso. Alla stesura dell'ufficio festivo hanno partecipato, nel corso dei secoli, notevoli personalità come Cirillo di Gerusalemme, Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nissa e Amfilochio di Iconio. San Sofronio di Gerusalemme dedicò diversi sermoni a questa ricorrenza. Al giorno d'oggi, al termine della festa è d'uso in alcune chiese, specialmente nella Chiesa Russa, la benedizione delle candele che ricalca il modello proposto dal Rituale Romano (latino). I greci e i grecisti, d'altro canto, rifiutano questa ierurgia asserendo che non è presente nell'antico rito bizantino, ma noi siamo d'altro avviso. Difatti, come racconta la Pellegrina Egeria, già nel IV secolo a Gerusalemme vi era una processione in data 14 febbraio (all'epoca) che da varie piazze convogliava fino alla Basilica della Resurrezione, processione alla quale partecipava il popolo con le candele accese. Sebbene non identifichi perfettamente la festa, Egeria ci dà l'impressione che stia parlando della Presentazione al Tempio, in quanto descrive il Vangelo letto come corrispondente di Luca 2:22-40, l'incontro con Simeone. Nell'Omelia 3 sulla Presentazione, san Sofronio di Gerusalemme nel VII secolo si rivolge chiaramente ad una folla in attesa di una processione con le candele accese. 


La benedizione delle candele nella chiesa ortodossa di sant'Andrea (OCA) in New Jersey

La Cronaca di Teofane, del VI secolo, attesta la processione con le candele a Gerusalemme. Anche in Occidente, nel VII secolo, entra nel calendario la festa con la processione delle candele, e una preghiera per benedirle nel Sacramentario Gelasiano. Dunque, dopo aver accettato che la processione in Oriente è un dato certo, occorre domandarsi se, insieme all'uso processionale delle candele, vi fosse anche una precedente benedizione delle stesse. Pare che la prima menzione di un rituale specifico per le candele appare solamente nell'Eucologio di s. Pietro Moghila pubblicato nel 1646, nel quale sono presenti diverse funzioni tradotte dal Rituale Romano e adattate alla liturgia bizantina. L'ufficio si presenta come Чин благословения свещ на Сретение Господне ("Ufficio della benedizione della candela in occasione della Presentazione del Signore") ed è un adattamento del famoso rituale introdotto a Roma da papa Sergio I (+701). Di per sé, giacché si tratta di preghiere composte prima dello Scisma, non c'è nulla di male nel recitarle ma anzi, è una perfetta sintesi della antica tradizione ortodossa italica con l'anima bizantina della Chiesa Ortodossa moderna. Può essere che a Gerusalemme nei primi secoli la benedizione fosse semplicemente una aspersione con acqua benedetta prima della processione, senza particolari preci. 

La devozione per la candela della Presentazione è molto diffusa in Russia, in Ucraina e nei paesi del vecchio Impero Russo e anche nelle Americhe, dove l'unione dei convertiti dal cattolicesimo e gli emigrati russi hanno prodotto una notevole convergenza sulla festività della Candelora. 

Offriamo di seguito la traduzione dal Trebnik di Pietro Moghila

Preghiera speciale per benedire le candele

  nel giorno della Purificazione della Vergine, detta Presentazione al Tempio di Cristo (Candelora)

Dopo il Mattutino, il sacerdote con l'incensiere si reca al tavolo dove sono poste le candele, nel centro della chiesa. Incensa il tavolo delle candele girandovi attorno, mentre il coro canta il tropario della festa in tono III:

Coro. Salve, o piena di grazia, Madre di Dio e Vergine, / poiché da te spuntò il sole di giustizia, Cristo il Dio nostro, / illuminante coloro che giacevano nelle tenebre. / Rallegrati anche tu, o giusto vegliardo, / che hai ricevuto tra le braccia il Redentore delle anime nostre, / ci conceda ancora la resurrezione.

Tu, che hai santificato con la tua nascita / il seno della Vergine ed hai benedetto come conveniva le mani di Simeone, / sei venuto e hai salvato anche noi, Cristo Dio. / Conserva nella pace il tuo popolo / e rendi forti coloro che ci governano con il tuo amore, / o solo Filantropo.

D. Preghiamo il Signore.

C.  Kyrie eleison. Il sacerdote, a capo scoperto

S.  Signore, Padre santo, Dio onnipotente, Tu hai creato dal nulla tutte le cose e con il lavoro delle api hai dato la cera per preparare queste candele, Tu in questo giorno hai esaudito la preghiera del giusto Simeone: per l’invocazione del tuo Santissimo Nome, per le intercessioni della santissima e sempre vergine Madre tua, della quale oggi celebriamo la festa, e per le preghiere di tutti i tuoi Santi, noi ti supplichiamo umilmente di benedire + queste candele destinate agli usi dell’uomo, per la salute del corpo e dell’anima sia in terra che in mare. Dall’alto del cielo e dalla sede della tua maestà ascolta la voce di questo tuo popolo che desidera portarle per onorarti cantando inni di lode, e sii benigno verso tutti quelli che ti invocano, dato che li hai redenti col prezioso sangue del Figlio tuo, al quale spetta ogni gloria, onore e adorazione insieme al Santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

C. Amen.

D. Preghiamo il Signore.

C. Kyrie eleison.

S.  Supplichiamo la tua bontà, o Dio onnipotente ed eterno: Tu hai voluto che il tuo unigenito Figlio presentato oggi al Tempio fosse accolto tra le braccia del santo Simeone; Tu stesso + benedici e santifica questi ceri che riceviamo noi tuoi servi, desiderosi di portarli splendenti di luce; per la gloria del tuo santo Nome accendile con la fiamma della benedizione celeste e consentici di offrirli alla Tua Maestà; fa che, accesi dal sacro fuoco del tuo dolcissimo amore, meritiamo di essere presentati nel sacro tempio della tua gloria. Poiché Tu sei buono, Dio nostro, e noi innalziamo la gloria a te, Padre, e Figlio, e Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

C. Amen.

Il sacerdote si riveste del copricapo e prende l'acqua benedetta e asperge le candele dicendo:

S. Queste candele sono benedette con quest'acqua santa, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

C. Amen.

S. Rivolto al popolo. Pace a tutti.

C. E al tuo spirito.

D. Inchinate il vostro capo al Signore.

C. A te, Signore.

D. Preghiamo il Signore. Il sacerdote si volge alle candele.

S.  Signore Gesù Cristo, Tu sei apparso tra gli uomini nella tua natura umana, sei oggi presentato dai tuoi genitori nel Tempio, e da Simeone, venerando anziano, grazie al lume del tuo santo Spirito sei stato riconosciuto, accolto e benedetto: Tu proprio, concedi anche a noi, rischiarati e istruiti dalla luce del santo Spirito, di poterti  conoscere e amare veramente. Sei Tu infatti la vera luce, e noi innalziamo la gloria a te, insieme all’eterno Padre tuo, e al Santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

C. Amen.

Il coro canta il Ora congeda il tuo servo in tono III mentre si distribuiscono le candele ai fedeli. Dopodiché, si svolge la processione attorno alla chiesa oppure inizia la divina liturgia. La benedizione può essere recitata anche dopo la Divina liturgia, in tal caso il sacerdote compiuto l'ufficio recita il congedo. 


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