La Cometa (p.Irenej Pikovski)

 Offriamo la traduzione di alcuni estratti dell'omelia dello ieromonaco Irenej Pikovski pubblicata su Orthodox Christian. Il sermone sulla Cometa e sulle vicende dei Magi è stato pronunciato durante l'ufficio delle Ore Regali di quest'anno alla vigilia di Natale. 


Una icona antica russa con la venerazione dei Magi 

Durante le Ore Regali abbiamo ascoltato i Vangeli dei vari apostoli che narrano della nascita del Messia e dell'arrivo dei Magi. Per confermare l'atto storico avvenuto più di duemila anni fa, gli Evangelisti fanno ricorso ad eventi storici e scientifici che sono avvenuti in quel frangente. 

San Luca Evangelista scrive che, immediatamente prima della nascita di Cristo, Giuseppe e Maria sono dovuti andare a Betlemme per il censimento. Il censimento, comandato dal Cesare Augusto, fu condotto da Cirenio, governatore della Siria (cfr. Luca 2:2). Visto che i romani rispettavano le tradizioni locali, re Erode decise ugualmente di rispettare la legge romana e adattò la pratica del censimento per la Giudea. San Luca appunta pure che Giuseppe dovette recarsi a Betlemme perché doveva rispettare la locazione geografica del suo ceppo familiare (Lc. 2:4). Non sappiamo null'altro su quel primo censimento della Giudea e se dobbiamo prendere san Luca come uno storico, un secondo censimento fu comandato da Achelao, figlio di Erode, al tempo del ribelle Giuda di Galilea (Atti 5:37). Flavio Giuseppe nelle sue Cronache sui Fatti dei Giudei (18:1) conferma l'esistenza di Cirenio come governatore della Siria. 

Matteo Evangelista invece narra dell'arrivo di alcuni saggi stranieri giunti a venerare il Bambino, e li dichiara persiani, e li identifica come astrologi. In effetti, nella Persia post-babilonese le profezie di Daniele riguardo ad un Re magnifico e divino dovevano essere ben conosciute, e sicuramente quei dotti persiani avevano compreso, tramite i segni degli astri, che la profezia di Daniele si era compiuta. Sicuramente i Magi conoscevano e riconobbero le parole dell'ispirato Balaam: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele (Numeri 24:17) quando la Cometa passò nei Cieli di quell'anno. La cometa guidò anche i Magi dalla Persia fino a Betlemme (cfr. Mt. 2:9-11). La Natura di questa stella rimane un mistero. Fin dall'antichità, nella Chiesa e nella scienza le risposte furono sempre molteplici. San Giovanni Damasceno e Origene credono che fosse una stella cometa, specificatamente la Cometa di Halley, magistralmente dipinta anche da Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Tertulliano e l'imperatore Manuele I Comneno - dotto scienziato - presumono fosse una congiunzione di pianeti visibile ad occhio nudo. Secondo Giovanni Keplero, si trattò della congiunzione di Giove e Saturno con Marte nell'anno 6 a.C. Invece secondo san Giovanni Crisostomo e san Teofilatto di Ohrid la stella era un Angelo o una Potenza Celeste in forma di stella, apparsa per guidare i Magi. 

Al di là dei dettagli, gli Evangelisti vogliono farci notare come l'avvento del Messia sia un fatto reale e non una invenzione. Le promesse delle profezie si erano compiute.

------------------------------------------------------------------------
NOTA

Per le citazioni patristiche

 - http://www.holytrinitymission.org/books/english/matthew_theophilactos.htm

Commenti