Perché i matrimoni falliscono o vivono per sempre (Arch. Emiliano Vafeidis)

 

Il padre archimandrita Emiliano Vafeidis (+2019) superiore del monastero athonita di Simonopetra, educò al vero senso del matrimonio il popolo della città di Trikala (Grecia) con questo sermone del 1973 ma attualissimo. Ne offriamo una traduzione in italiano dalla versione inglese. Nella foto, un giovane archimandrita Emiliano

Ci domandiamo perché la gente al giorno d'oggi si astenga dal Grande Mistero del Matrimonio, l'istituzione dell'unione degli sposi benedetta dalla Chiesa. La gente si sposa perché i loro progetti hanno una qualche prospettiva in comune, perché i loro conti in banca danno loro delle prospettive. Ma la coppia non ha ideali, sono due zeri, se così vogliamo dire. Questo perché le persone senza ideali, senza obiettivi, sono zero. E ora senti le persone dire: "io mi sono sposato per vivere la mia vita, non per rinchiudermi dentro quattro mura". Ancora li senti dire "mi sono sposato per divertirmi", e quindi abbandonano i loro figli nelle mani di estranei per andare a teatro, al cinema, o a qualche altro divertimento mondano, e le loro case diventano alberghi alle quali ritornano di sera o peggio anche a notte fonda, dopo aver perso tempo nelle futilità e con il bisogno di dormire. Visto che queste persone sono vuote dentro, la loro casa diventa una prigione: non vi trovano infatti alcuna gratificazione, e corrono a destra e a manca pensando di poter trovare la felicità fuori dalla loro abitazione. 

Queste persone si sposano senza sapere cosa vanno incontro, non hanno il senso della responsabilità. Spesso vi è solo il desiderio di sposarsi, o credono che serva il matrimonio per dare loro un posto rispettabile nella società. E i risultati? li vediamo purtroppo ogni giorno. Le tribolazioni del matrimonio sono per noi tutti un fatto ben conosciuto. L'unico effetto del matrimonio così come lo concepiamo oggi è la morte spirituale di una persona. Dovremmo percepire che se falliamo nel matrimonio, abbiamo fallito anche nella nostra vita spirituale. Il progresso oppure la morte della nostra vita interiore dipendono dal matrimonio. Siccome si tratta dunque di una cosa seria, analizziamo come dovrebbe essere un matrimonio cristiano, un matrimonio beato. 

Per avere un matrimonio felice occorre un ambiente sereno fin dall'infanzia. Così come il bambino deve studiare, deve essere anche formato a vivere come si conviene. Per avere un matrimonio benedetto il bambino deve rendersi conto di come i genitori si prendono cura l'uno dell'altra e anche di lui, e imparare. Ma nella nostra epoca nessuno è interessato a formare i figli nei riguardi del matrimonio. Nessuno forma i figli riguardo il grande mistero che li accompagnerà per gran parte della loro vita. I genitori non hanno interesse se non nelle questioni finanziarie, e spesso lasciano l'educazione dei bambini al caso. I figli devono imparare ad ascoltare, ad obbedire, ad amare. Devono capire che la purezza del corpo e della mente è un grande dono. Il carattere del bambino va plasmato in modo che diventi sincero, amorevole, deciso, forte, coraggioso, educato, e non un'anima sola, triste, violenta, egoista. Fin dall'inizio, i bambini vanno guidati verso un campo, un'arte che a loro piace, e che sarà poi il lavoro di domani. Se è una femmina, dovrebbe essere istruita anche su come si tiene una casa, anche se avrà un lavoro. E voi direte: "ma padre, è ovvio!" eppure se domandate a tante coppie scoppiate cosa è successo, vi diranno che gli uomini erano incapaci di provvedere alla famiglia, e che le donne non sapevano cucinare o tenere la casa. 

All'età giusta, non occorre correre per trovarsi un partner, giacché come dice il proverbio (greco): "veloce nello sposarsi, veloce nel disperarsi". Ma anche procrastinare la scelta dell'anima gemella è un peccato perché conduce all'accidia. Un ritmo normale nella vita spirituale inizia con il matrimonio. Una persona non sposata è come un uomo che vive perennemente in un corridoio e non sa in quale stanza entrare. I genitori dovrebbero sempre informarsi sulla vita dei figli, sulle loro frequentazioni, sulla loro vita spirituale, cosicché l'ora del matrimonio sia per i figli un momento benedetto. I figli dovrebbero sempre considerare l'opinione dei genitori quando presentano loro il proprio partner. Ma tu, come genitore, non calcare mai la mano: se spingi tuo figlio a sposarsi frettolosamente, ti addosserà le colpe del fallimento. Noi spesso vediamo i nostri figli come di nostra proprietà a causa di un amore distorto, ma nella loro maturità, i nostri figli possono compiere le loro scelte liberamente. 

Non scegliete una persona che perda tempo nei clubs, nelle discoteche, nei bar. Non accollatevi una persona che è incapace di lasciare i suoi genitori. Il comandamento del Signore è deciso: l'uomo lascerà suo padre e sua madre per unirsi alla sua donna, e saranno una sola carne (cfr. Marco 10:7). Tu donna, se vedi per esempio un uomo che non sa avere carattere e obbedisce supinamente alle opinioni altrui, non prenderlo, perché non sarà capace di guidare la famiglia. Come può crescere una persona che non comprende un fatto semplice come questo: si nasce in una casa come in un vasetto per diventare grandi ed essere poi trapiantati altrove... se uno non comprende questo, è immaturo e va evitato. Non scegliete persone che comunicano poco e non hanno amici. Non prendete una persona lamentosa. Non prendete persone che credono che il matrimonio sia una sorta di prigione, o vi renderanno la vita un inferno. Non prendete coloro che si credono perfetti. Ma più di tutto guardate se il vostro partner ha fede. E discutine col tuo padre spirituale.

Prima di tutto il matrimonio è un'unione sacra, un portare i pesi insieme, condividendoli col marito o la moglie. Gioie e dolori, tutto. Il prete dà da bere ai novelli sposi la coppa comune che simboleggia questo, l'unione in tutte le cose. Secondo, il matrimonio è un viaggio d'amore. Armonizzate i battiti del vostro cuore. L'amore spontaneo si tramuti in una presenza costante e benefica per l'altro. Marito e moglie, una sola carne, parte del tuo essere. In terzo luogo, il matrimonio è un viaggio verso l'eternità. Marito e moglie insieme diventano una teofania, una manifestazione dei misteri divini. Le corone nel rito del matrimonio simboleggiano questo, come Cristo e la Chiesa, lo Sposo e la Sposa. Le candele ricordano le vergini sagge che attendono la Parusia dello Sposo (cfr. Mt 25:1-11) e la fiamma delle candele simboleggia lo Spirito Santo chiamato sui cristiani. Il matrimonio inizia con Cristo e finisce con Cristo. Il Signore unisce la coppia, Lui stesso. Quando vedi il tuo compagno o compagna, il suo corpo, la casa, le tribolazioni, la felicità, sappi che è tutto un segno della presenza di Cristo. Udrai i Suoi passi se ascolterai con attenzione. Il matrimonio è il sacramento che si fa in tre: il marito, la moglie e Cristo. In latino, la parola "mistero" venne resa con sacramentum, che è da intendersi come legame, patto sacro, confine. "Io sono sposato" significa "io sono servitore del Cristo", io mi sono sposato in Lui. Questo è sposarsi nella Chiesa Ortodossa. Essere servi di Cristo. 

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