Il Rito Pasquale della Resurrezione e la Luce

 La Santa Luce di Gerusalemme non arriva in ogni singola parrocchia del mondo, quindi è lecito domandarsi: perché la notte di Pasqua il sacerdote offre la luce dalle candele dell'altare, anche se non provengono dal Fuoco Santo di Gerusalemme? Perché il sacerdote invita a "ricevere la luce"? 


Iniziamo dal principio. Il patriarca di Gerusalemme, al primo pomeriggio del Sabato Santo, accede al Santo Sepolcro e recita le preghiere per la ricezione del Fuoco, così come hanno sempre fatto i suoi predecessori. Nel resto del mondo ortodosso, dove può arrivare la fiamma di Gerusalemme è un bell'evento, ma non fondamentale per il rito di Pasqua, il quale è invece simbolico e allegorico. Secondo i libri liturgici ortodossi, il rito di Pasqua inizia con "La Tua Resurrezione, o Cristo Dio, noi glorifichiamo" (Την Ανάστασιν σου Χριστέ Σωτήρ) e la frase Venite a ricevere la Luce (Δεύτε Λάβετε Φως) è una aggiunta recente, che ricalca l'Ufficio della Pasqua come celebrato al Santo Sepolcro, quindi originariamente un unicum. Negli ultimi secoli, i pellegrini di ritorno da Gerusalemme vollero inserire parte dell'ufficio pasquale gerosolimitano anche nei loro paesi d'origine, e furono accontentati. 

Il sacerdote prende quindi la fiamma dalla lampada perpetua che si trova sul sacro altare, e la offre al popolo di Dio. Non ci sono preghiere speciali o benedizioni della luce in questo rituale che è solo imitativo di quello che si celebra al sacro Sepolcro. Eppure, dobbiamo considerare che la Luce che riceviamo è ben più della candela accesa, ma è la grazia del Salvatore che si riversa sul cosmo intero grazie alla sua Resurrezione santissima e ineffabile per l'intelletto umano. La Resurrezione è quell'evento che tocca tutto l'Universo, apre le porte del Paradiso e inizia una nuova possibilità per il genere umano di vivere il contatto con Dio tramite il sacrificio e il ritorno dalla morte del Teantropo, il Cristo, il Verbo del Padre incarnatosi per compiere questo sommo progetto divino di ricostruzione cosmica del rapporto fra l'universo e il Creatore. La notte di Pasqua noi confessiamo e festeggiamo questo evento unico. Venite dunque a ricevere la Luce: il Cristo, nostra gioia, è risorto! 


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