La tradizione serba dello Zapis

 La Chiesa Serba ortodossa ha numerose tradizioni uniche mutuate dall'antica cultura pre-cristiana ma che sono state ricevute nella Chiesa e rese ortodosse. Come presso molti popoli non mediterranei, un albero del villaggio veniva considerato sacro. Ricordiamo tutti l'episodio di una quercia sacra  e di san Bonifacio... anche fra i Serbi vi era quest'usanza. Quando i serbi divennero ortodossi, gli alberi sacri diventarono lo zapis (запис), l'albero con una croce incisa su di esso, che assolve la stessa funzione delle croci statuarie in Italia e in Inghilterra, nel centro dei villaggi. Sotto lo zapis i serbi celebrano le processioni dei villaggi, le benedizioni dei campi e degli animali, la benedizione dell'acqua e tutte le altre ufficiature tipiche del cristianesimo rurale. Non è inusuale vedere processioni (крстоноше) da Pasqua a Pentecoste fra i villaggi che celebrano la slava del villaggio terminare con una litia presso il loro zapis


Uno Zapis consacrato nel 1933 a Crna Trava. 

L'albero sacro del villaggio è consacrato con una speciale cerimonia non dissimile da quella di un altare mobile ed è prevista nel Trebnik serbo almeno dai tempi di san Sava di Serbia (+1235).  Fino a tempi recenti, battesimi e matrimoni venivano celebrati, nei villaggi privi di chiesa, sotto lo zapis. E' vietato dormire e mangiare sotto questo albero consacrato. Anche se queste tradizioni non sono più sentite come un tempo, nei villaggi serbi lo zapis è ancora ben presente e alcune cerimonie annuali sono ancora celebrate sotto le sue fronde, come la benedizione delle semenze prima della lavorazione della terra. Se il villaggio sopravvive ad un disastro naturale o ad un attacco nemico, nel giorno dell'anniversario si celebra un rituale di ringraziamento a Dio noto come zavetina, sotto lo zapis

Così come molte tradizioni serbe, l'unicum della cultura locale si intreccia con l'universalità del messaggio cristiano, e la Chiesa Ortodossa si fa garante del genio nazionale dei popoli che la compongono: ognuno infatti nella propria tradizione locale arricchisce la Chiesa e mantiene così quel delicato equilibrio che forma la coscienza dei popoli.

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