L'Occidente è caduto con l'umanesimo (s. Giustino Popovic)


Dal libro La Chiesa Ortodossa e l'Ecumenismo del santo padre Justin Popovic (+1979) proponiamo un interessante estratto sulla riflessione in merito a cosa l'Umanesimo occidentale ha prodotto spiritualmente, e come l'Occidente abbia iniziato la sua progressiva degradazione proprio con l'abbandono della mistica e della spiritualità tradizionale in favore del cosiddetto "rinascimento", col quale si è abbandonato Dio e posto l'uomo al centro, distruggendo così il vivere tradizionale

Nell'Europa Occidentale, il cristianesimo si è mutato a poco a poco in umanesimo. Per molto tempo il Teantropo è stato con forza sminuito, modificato, ristretto e infine ridotto ad un uomo: "l'infallibile" uomo di Roma, insieme con gli altrettanto infallibili uomini di Londra e di Berlino. Così è nato il papismo, prendendo  tutto di Cristo, e il Protestantesimo, prendendo il minimo, e spesso nulla. In entrambe le congregazioni, l'uomo ha preso il posto del Teantropo, come ultimo criterio e come più alto valore. Il Papismo ha tentato - e alla fine, dopo molto tempo, vi è riuscito - di porre al posto del Cristo un effimero uomo e dargli l'infallibilità. In questo modo il papa diventa superiore agli Apostoli, ai Padri, ai Concili. Con questa infallibilità, la quale va contro la cattolicità della Chiesa e dall'organismo teantropico che è la Chiesa stessa, il papismo ha superato perfino Lutero, il fondatore dei protestanti, nella sua eresia. La prima grande rivolta contro il Teantropo e il suo corpo divino-umano, la Chiesa è proprio il papismo e non il luteranesimo. Il papismo è, invero, il primo e grave protestantesimo. Tutto questo ci porta a vedere come non esista alcuna Chiesa in occidente. Non c'è Dio qui. E dove non c'è Dio, non vi può essere fratellanza nè morale nella società umana. In realtà, la "chiesa umanista" è la peggior forma di ribellione contro il Teantropo e contro i valori evangelici della società cristiana. In una prospettiva spirituale, l'infallibilità occidentale è niente poco di meno che il tentativo di rendere immortale l'umanesimo. E' la sua ultima, radicale trasformazione di un umanesimo morente. Dopo l'illuminismo "razionale" del Diciassettesimo secolo e il picco del positivismo scientista nel Diciannovesimo secolo, nulla è rimasto all'umanesimo occidentale che cadere e appassire nella sua impotenza e nelle sue contraddizioni. E fu così che si dovette inventare l'infallibilità (papale), per salvare l'umanesimo decaduto: nulla importa più all'occidente del Dio-Uomo, ma solo dell'uomo. 

Nulla vi è di più pernicioso che la menzogna e il peccato. La natura umana caduta è preda di queste convulsioni e non ci deve stupire che anche gli Ortodossi sono assaliti da queste perniciose bugie, i veleni pseudo-cristiani del mondo moderno. Ma la Chiesa Ortodossa non ha mai dogmatizzato l'umanesimo e di conseguenza non ha ancora perduto lo Spirito Santo, chiamando alla continua conversione del cuore e al pentimento. Per questo continua ad essere il sale della società umana. La vera tragedia per l'Occidente è il continuo avvelenarsi con la prospettiva falsa di un nuovo umanesimo, il voler correggere la semplicità del Teantropo con l'umanesimo,  con modelli della natura decaduta. E' orribile vedere come i dogmi malati dell'umanità penetrano nella Chiesa e la rovinano dall'interno, plasmando su modello di effimere entità umane la coscienza della società. Dove si opera questo cambiamento vi è solo distruzione e tristezza. Ecco dove conduce l'umanesimo nella Chiesa: superbia, orgoglio, idolatria, mancanza di conversione. L'amore per l'umanesimo ha condotto la civiltà occidentale al collasso etico, all'amore per il denaro, alla mancanza di umiltà. Vediamo come è rinato, in Occidente, il politeismo: falsi cristi, false verità crescono in Europa come funghi, e vengono anche esportate in tutto il mondo, con l'unico obiettivo di uccidere la verità di Cristo nell'uomo, e minando così la realizzazione di una vera società cristiana. 

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