I demoni odiano il digiuno: una storia dalla vita dell'asceta Gervasio Paraskevopoulos


 Dal sito Daimonologia scopriamo un interessante episodio della vita del monaco Gervasio Paraskevopoulos, noto esorcista della prima metà del XX secolo, e degli effetti del digiuno nella lotta contro gli spiriti impuri. Nella foto, il padre Gervasio

Il padre Efrem dello skit di sant'Andrea Apostolo vicino Kayres (Monte Athos) ha raccontato questo episodio nella vita di padre Gervasio Paraskevopoulos. 

Una volta, alla sera della Pasqua di nostro Signore Gesù Cristo, il padre Gervasio ruppe il lungo digiuno quaresimale nella sua cella, mangiando una zuppa di avgolemono, formaggio e uova. Prima che potesse finire di mangiare, una donna bussò alla sua porta e domandò la sua benedizione, chiedendo aiuto per liberare, con degli esorcismi, la sua figlia posseduta. Dopo aver consumato metà della zuppa, il padre afferrò l'epitrachilio e si recò a casa della signora. La figlia si trovava distesa su un letto in una stanza, e non appena padre Gervasio ebbe varcato la soglia di casa, ella, senza neppure vederlo con gli occhi, iniziò a urlare: "cosa vuoi da me, capra con la tonaca? vorresti mandarmi via con la pancia piena? Io da qui non mi muovo di certo". Appena ebbe udito quelle parole, lo ieromonaco decise che si sarebbe cimentato nell'esorcismo un altro giorno. 

Sebbene la donna premesse il padre per tornare presto, padre Gervasio attese che l'intero Pentecostario passasse. Il Lunedì dello Spirito Santo, il giorno dopo Pentecoste, il santo asceta raggiunse la casa accompagnato da diversi energumeni che lo portavano a spalla, essendo egli molto debilitato: dal giorno dopo Pasqua fino a quel giorno, aveva tenuto un altro digiuno assai stretto, insieme con veglie e preghiere per prepararsi a quell'incontro. Se il demonio lo aveva deriso per lo stomaco pieno, adesso lo avrebbe incontrato con una pancia totalmente vuota. Non appena fu entrato nella dimora, la bambina iniziò a gridare: "d'accordo, me ne vado! non voglio neanche vederti! me ne vado!" e il padre Gervasio subito parlò con la madre della bambina: "se il demonio se ne è andato, che senso ha leggere gli esorcismi?" Non c'era infatti bisogno di alcuna preghiera dopo quel digiuno. 

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