Non appena veniamo immersi nelle acque battesimali, si apre l'intelletto il quale inizia a comunicare col Divino e si riempie della grazia. In una via misteriosa, che chiameremo percezione spirituale, la grazia comunica con l'anima di coloro che amano Dio e li arricchisce con abbondanti doni dello spirito. La Grazia si manifesta all'intelletto. Dio permette ai demoni di agire contro l'uomo battezzato affinché egli comprenda sempre meglio il bene e il male, si umili e si adoperi per la salvezza con la lotta spirituale. [Centurie, 77]
In un altro capitolo, san Diadoco espone la verità circa la differenza fra cattività della natura caduta, che ci viene riscattata col Battesimo, e lotta spirituale che segue per il resto della vita:
La cattività è una cosa, la lotta è un'altra. La cattività è uno stato di violenta privazione, nella quale non vi è possibilità di fuga, mentre la lotta presuppone una parità di forze fra avversari. Per questo l'Apostolo dice che gli avversari dell'uomo spirituale lo attaccano con frecce a distanza, perché quando si ha una disparità di forze si cerca sempre di eliminare il nemico da lontano, per indebolirlo prima di attaccare. Allo stesso modo, satana cerca in tutti i modi di indebolire lo spirito perché la Grazia è in noi e non gli permette di avvicinarsi. Poiché l'intelletto gli è precluso, usa i nostri sensi affinché, corrotta la carne e i suoi delicati umori, possa attaccare lo spirito. L'Apostolo ci conferma che coloro che vivono una vita spirituale gioiscono della divina Legge e irradiano essi stessi la luce divina (cfr. Romani 7:22), mentre la carne, alle volte, è viziata e subisce l'influsso dei demoni. [Centurie, 82]
Le macchinazioni dei demoni hanno successo solo nei cuori delle persone lontane dalla fede, mentre coloro che aderiscono ai comandamenti ricevono da Dio tutte le armi per la lotta spirituale, e la certa possibilità di vittoria, che dipende dal nostro impegno.
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