Perché si scambiano gli anelli fra gli sposi?

 Nella tradizione ortodossa, il rito del matrimonio prevede lo scambio degli anelli da un dito all'altro, dall'uomo alla donna, per tre volte, sulla mano destra. Questo movimento degli anelli cosa significa?

Innanzi tutto simboleggia il legame (come se fosse un filo) che si è creato nella coppia, il fatto che ci sia attività e movimento interiore fra l'uomo e la donna che si fidanzano, e non una relazione morta, finta, statica. In secondo luogo, più profondamente, indica il ritorno uno nell'altra, il fatto che si è disposti a perdonare gli errori del partner, di muoversi insieme come in una danza in questa vita. 



In alcune tradizioni locali sono i testimoni a tenere la mano dei fidanzati o ad aiutarli allo spostamento degli anelli da un anulare all'altro. Questo perché i testimoni di nozze diventano i protettori della vita matrimoniale della nuova coppia. 

Gli anelli, specialmente in antichità, erano per molti l'unico oggetto di valore (argento, oro) di casa. Rappresentava davvero il "tesoro" della famiglia, e il fatto che venga benedetto per essere indossato affinché si porti il ricordo dell'amore domestico sempre con sé rende questa simbologia ancor più profonda ed elegante. La benedizione della vita è il matrimonio, l'unione con quella persona che ci ha scelti e che abbiamo scelto. E la portiamo sempre con noi. Anche nella Bibbia gli anelli sono consacrati come sigillo del potere e della gloria, gloria e potere che gli sposi condividono uno nell'altro. Vediamo per esempio come nella Genesi il beato Giuseppe riceve l'investitura tramite l'anello: 

Il faraone disse ancora a Giuseppe: Vedi, io ti do potere su tutto il paese d'Egitto».  Poi il faraone si tolse l'anello dal dito e lo mise al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. [Genesi 41:41-42]

Nel libro di Daniele il re babilonese manifesta la sua autorevolezza con il sigillo regale, impresso tramite l'anello, il quale garantisce a Daniele l'immutabilità della sua buona sorte.

Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele. [Daniele 6:18]

Come non menzionare infine il passo del Vangelo del ritorno del Figliol Prodigo, il dissoluto pentito che tornando a casa dal Padre, riceve l'investitura e l'anello, simbolo della figliolanza ritrovata e dei suoi diritti sull'eredità paterna. 

 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste piú bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. [Luca 15:22]

Nel passo di Luca, si evince chiaramente che l'anello è il segno della ritrovata appartenenza alla famiglia, la capacità quindi di agire per conto del Padre e di vivere pienamente dei diritti della genitura. Come non rivedere in questo simbolo potente anche l'anello sponsale, il quale determina l'appartenenza della coppia alla Famiglia della Chiesa e quindi il diritto degli sposi di poter esercitare la loro presenza e la loro autorità individuale all'interno della congregazione. Questo diritto e privilegio è anche foriero di doveri, non solo di possibilità. Diventando parte della Chiesa e investiti del potere di generare una discendenza, la coppia diventa fondamento della realtà e continuazione della Chiesa nel mondo. Gli sposi sono chiamati dunque a compiere le promesse date dinnanzi a Dio e agli uomini e compiendo i comandamenti di Dio trovano posto nell'eredità del Padre. 

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