Il pagano Macrobio conferma l'eccidio degli Innocenti

 Il 29 dicembre, nel calendario ortodosso, si celebrano i primi martiri di Cristo: i 14mila bambini innocenti uccisi dal perfido re Erode. L'eccidio degli infanti è raccontato dall'Evangelista Matteo:

Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. [Matteo 2,16] 


Icona dei santi Innocenti

Gli Evangelisti Marco e Luca non danno particolari su questo evento, che viene tuttavia menzionato da Giovanni nell'Apocalisse (cfr. Apocalisse 12:1-4). A confermare la storicità di questo evento, purtroppo a volte contestato dalla comunità scientista, è un romano pagano di nome Ambrogio Macrobio (430 d.C.), compositore dei Saturnalia, un libro nel quale raccolse tutte le tradizioni pagane della Roma classica e diversi fatti storici e aneddoti interessanti. 

Nel Libro II dei Saturnalia, Macrobio scrive, ricordando alcuni proverbi inventati da Cesare Augusto:

Quando (Augusto) udì che il re dei giudei Erode compì l'eccidio di tutti gli infanti sotto i due anni della Siria, Augusto esclamò: meglio essere un maiale che un figlio di Erode

L'autenticità degli scritti di Macrobio non è mai stata messa in discussione. 

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