La processione della Natività nella tradizione romena

 Nella tradizione ortodossa romena, nei giorni precedenti al Natale, si svolge una processione che è diventata, nei secoli, una vera e propria devozione popolare. La pagina Ziarul Lumina ci offre una sintesi interessante della storia e dello svolgimento della tradizione, che traduciamo in italiano. 


Foto: Ziarul Lumina

Fra le tradizioni felici del Natale vi è quella della "processione dell'icona", una devozione popolare tipicamente diffusa nelle campagne romene negli ultimi giorni prima della festività del Natale di nostro Signore Gesù Cristo. La tradizione pare arrivare addirittura dal IV secolo quando i sacerdoti, visitando le case con l'immagine del Natale, intendevano ripagare spiritualmente il digiuno aspro dei fedeli. Ancora oggi il rituale si svolge così: la processione parte dalla chiesa, il sacerdote tenendo in mano l'icona della Festa, seguito da cantori e fedeli tutti che cantano inni natalizi, in particolar modo il tropario di Natale: 


La tua Nascita, o Cristo nostro Dio, / ha fatto risplendere sul mondo la luce della conoscenza. / Con essa gli adoratori degli astri hanno imparato ad adorare Te per mezzo di una stella, / il Sole di Giustizia, / e a conoscerTi, oriente venuto dall'alto: o Signore, gloria a Te. 

E ovviamente il contacio festivo: 

Oggi la Vergine ha partorito Colui che è trascendente in essenza, / e la Terra offrì una caverna a Colui che è irraggiungibile. / Angeli e pastori Lo glorificano, i Magi con una stella sono in viaggio, / perché un Bambino è nato per la nostra Salvezza, / Lui che è il Verbo Eterno. 

Questa tradizione è testimoniata per iscritto almeno dal XVII secolo tramite una nota del diacono Paolo di Alep che nel suo giornale di viaggio dalla Muntenia alla Moldova (1652-1659) descrive una processione "nel giorno prima del Natale di Cristo". 

La visita alla casa è occasione anche per benedire l'eventuale pasto già preparato. Il sacerdote entra in tutte le case e traccia un segno di croce con l'icona, inchinandosi poi all'iconostasi domestica. In questo modo, il sacerdote "porta il Natale" ai fedeli. Anticamente il sacerdote si fermava a cantare il tropario di Natale e l'ectenia per la salute in ogni casa. 

L'icona della Natività viene preparata dal giorno 20 dicembre, portata in chiesa dall'ecclesiarca il quale poi la aromatizza con oli aromatici e poi benedetta con l'acqua santa, e poi depositata sull'altare. Spesso, l'icona è avvolta in un drappo bianco e legata con del basilico e lasciata sul proscomidiario fino al giorno della processione. La processione vede il sacerdote vestito con l'epitrachilio e l'icona sul petto, tenuta con entrambe le mani. Il tropario e il contacio della Natività sintetizzano il Mistero della festa celebranda, e sono occasione per introdurre le ectenie di supplica per i fedeli della parrocchia o del villaggio. La visita dell'icona può diventare anche una soluzione pastorale per le visite alle famiglie, ed è da sempre una tradizione amata specialmente nel Sud-Est della Romania. In alcune regioni è anche occasione per una parastasi ai defunti della famiglia, offrendo una coliva al sacerdote in visita. 

Una soluzione moderna, senza perdere la processione e la festa, 'potrebbe essere quella di celebrare la processione dopo le Ore Regali al mattino della vigilia e celebrare le ectenie per la salute radunati in chiesa o nella piazza più vicina, e poi passare in tutte le case con l'icona, salutando le famiglie e benedicendo la casa con l'acqua santa. 

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