Il Sabato Santo e l'Illuminazione dei catecumeni

 Nei primi secoli, il Sabato Santo era il giorno designato ai battesimi dei convertiti adulti, che venivano istruiti durante la Quaresima per approcciarsi definitivamente all'iniziazione cristiana. Infatti, non sarà sfuggito a chi ascolta con attenzione le profezie e le lezioni dell'Antico Testamento lette al Vespro (ben quindici!), che il Sabato Santo ha un aspetto marcatamente educativo, pedagogico, mistagogico.  Questo ci deve far riflettere. Del resto, oggi è il giorno in cui attendiamo la Pasqua, commemoriamo il momento in cui Cristo è sceso nell'Ade e ha liberato le anime dei giusti: questo è il concetto sul quale si snodano tutti i bei stichi del Vespro vigilare di Pasqua, unito alla liturgia di san Basilio. 


Photo: trsobor.ru. La cresima che segue all'immersione battesimale

Un insieme di simboli, allegorie e significati mistici ("esoterici", direbbero alcuni) si fondono nelle celebrazioni di questo giorno benedetto. Oggi, l'esperienza del battesimo da adulti è una cosa rara nella Chiesa Ortodossa, e quindi queste lunghe letture ci sembrano troppe, prolisse e forse inutili. Ma invece, non lo sono. Le letture proposte sono di grande valenza anche per chi non è nuovo nella Chiesa: ci introducono alla Storia dell'Umanità, alla visione tipologica dell'Antico Testamento come espressione della Vita in Cristo, della sua morte e Resurrezione, aprendo le orecchie e il cuore al compimento, in noi, di quello che udiamo e proviamo con i sensi del corpo. La Vigilia del Sabato Santo diventa un atto di comunione intima fra la natura umana e l'espressione d'amore divina, la quale si è espressa nella conciliazione fra Dio e l'Umanità in Cristo Gesù, il Signore, che ha compiuto ciò che Adamo non osò - l'obbedienza al Padre - e così dando dignità all'umanità intera. A questo nuovo progetto cosmico si accede tramite l'iniziazione, ovvero il Battesimo e la Cresima. Il Battesimo, l'immersione nelle acque lustrali mistiche, simula la morte di Cristo e i tre giorni, la sua discesa all'Ade e la sua Resurrezione. Per questo si compivano i santi riti iniziatici proprio al Sabato Santo, giorno di passaggio e di attesa. Dopo una lunga e dura Quaresima, i catecumeni venivano finalmente illuminati e ammessi a gustare la santissima Eucarestia. Pensate a quanto bene ci hanno voluto i nostri genitori, permettendoci di accedere alla Comunione fin dalla più tenera età! Pensate a quanti anni aspettavano i catecumeni prima di conoscere il nutrimento celeste, la dolce unione fra Cristo e i suoi eletti, i cristiani. 

Mentre i fedeli uniti, catecumeni e illuminati, ascoltavano le lunghe profezie, i parati scuri del tempio venivano cambiati in candidi drappi dorati e il clero si veste di bianco.  I sacerdoti compivano il sacro mistero dell'iniziazione. Al termine delle profezie, ecco l'Apostolo del giorno (Romani 6:3-11) che è il medesimo del rito battesimale in sé. Questo perché si completava, in questo modo, il rito battesimale, e si iniziava la divina liturgia della Prima Resurrezione, il cui Vangelo è da Matteo (Mt 28:1-20) una anticipazione della gioia pasquale. I nuovi illuminati prendevano parte della letizia delle Mirofore e degli Apostoli, i primi a gioire della notizia che sembrava impossibile. Anche noi veniamo invitati a gioire della buona novella: Cristo è risorto! I nemici di Dio si sciolgano come cera dinnanzi al volto del fuoco, come cita la stichira pasquale. Non c'è posto per l'orrore, la tristezza, il peccato. 

Il Signore ci mostra la via: dalla morte, dalla croce, c'è la resurrezione. Anche nella nostra esistenza sperimentiamo questo. Se rimaniamo fedeli nell'obbedienza al Signore e ai suoi comandamenti, la nostra Passione si trasfigurerà e diventerà una Pasqua gioiosa. 


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