I santi Epitteto e Astione - primi martiri cristiani in Romania

 L'otto luglio si festeggiano due santi poco noti, Epitteto sacerdote e Astione, martiri in Dobrogia (Romania di oggi), all'epoca chiamata Scizia Minore. Negli ultimi anni il Patriarcato di Bucarest, in una ricerca storica rigorosa del passato della Chiesa nei territori romeni nel corso dei secoli, ha riesumato molte figure antiche e medievali che hanno illuminato i territori facenti parte della moderna Romania, e ha arricchito i propri libri di culto con uffici nuovi, che magnificano i martiri e i confessori dei suddetti territori. E' il caso dei martiri Epitteto e Astione, i quali hanno sofferto per Cristo e guadagnato la corona della gloria sotto le persecuzioni di Diocleziano (284-305), imperatore pagano dei Romani. 


Icona dei santi Epitteto sacerdote e Astione monaco

Sant'Epitteto, con tutta probabilità di origini frigie, guadagnò il sacerdozio e divenne un instancabile predicatore nella sua terra natale, e ricevette il dono della taumaturgia e dell'esorcismo. Il suo discepolo, Astione, era figlio del senatore romano Giuliano, e si fece monaco. Insieme, i due raggiungono la Scizia Minore, sul mar del Bosforo, nella moderna regione della Dobrogia. I due predicatori si fermano nella cittadina commerciale di Almiridensis, sul delta del Danubio, dove iniziano a diffondere l'Evangelo. 

Il comandante romano Latroniano, udito che i due sollecitavano gli abitanti a farsi battezzare nel nome della Santissima Trinità, si adirò e ordinò che, al calar del sole, i due fossero arrestati e condotti in prigione. Dopo diversi giorni di interrogatorio e spellati con artigli di ferro, vedendo che i due non rinunciavano alla loro fede, il governatore ordinò che venisse tagliata loro la testa, i due subirono il martirio nella città di Almiridensis l'8 luglio 290. Gli Atti del martirio affermano che i corpi dei due erano bianchi come la neve e che coloro che soffrivano di qualsiasi malattia, dolore o infermità e li toccavano fedelmente o li baciavano con riverenza, venivano guariti.

Dopo l'Editto di Milano del 313, le ossa dei santi furono sepolte nella cripta della Basilica di Halmyris (Almiridensis). La cittadella, nel distretto di Tulcea, fu abbandonata nel VII secolo dopo le incursioni slave che distrussero la Dacia bizantina. Le reliquie rimasero nella cripta dove intatte e nascoste per 1.700 anni,, furono scoperte il 15 agosto 2001. 

Santi Epitteto e Astione, pregate per noi!

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