Inno Acatisto alle sante Perpetua e Felicita

 Offriamo un inno acatisto devozionale alle sante martiri Perpetua e Felicita e a quanti con loro. 

INNO ACATISTO ALLE SANTE MARTIRI PERPETUA E FELICITA


Immagine delle sante Perpetua e Felicita di Cartagine, dalla Basilica di s. Apollinare in Ravenna


S. Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. 

C. Amen.  

Il Lettore prende la benedizione e legge le preghiere iniziali. 

L. Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime. 

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte) 

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. 

Santissima Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, purifica i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome. 

Kyrie eleison. (tre volte). 

Padre Nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il tuo Nome; venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra; dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal maligno. 

S. Poiché tuo è il regno, la potenza e la gloria, Padre, Figlio, e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. 

 

L. Amen. Per dodici volte: Kyrie eleison. Dopodiché: gloria al Padre... ora e sempre.  

 

L. salmo 142 Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, e per la tua giustizia rispondimi. Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto. Il nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita, mi ha relegato nelle tenebre come i morti da gran tempo. In me languisce il mio spirito, si agghiaccia il mio cuore. Ricordo i giorni antichi, ripenso a tutte le tue opere, medito sui tuoi prodigi. A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra riarsa. Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa. Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te si innalza l'anima mia. Salvami dai miei nemici, Signore, a te mi affido. Insegnami a compiere il tuo volere, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana. Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, liberami dall'angoscia, per la tua giustizia. Per la tua fedeltà disperdi i miei nemici, fa' perire chi mi opprime, poiché io sono tuo servo. 


Tropario alle sante Perpetua e Felicita, in tono IV 

La Chiesa ti offre, o Cristo Dio, come agnelle senza macchia, le beate Perpetua e Felicita, sacrificate sull’altare della tua testimonianza: accoltele nel tuo Regno, santifica anche noi con la stessa grazia che a loro hai concesso, o solo Filantropo.  


Contacio I 


Degnamente ricevete, o Perpetua e Felicita, caste matrone, le nostri voci giubilanti, perché, superando la trappola dell’antico nemico, come atlete vittoriose avete vinto la gara della Vita e, vestite candidamente della tunica bianca del martirio, intercedete ora per il mondo intero, e per questo con letizia ci uniamo al coro della Chiesa intera la quale senza remore esclama: gioite sante Perpetua e Felicita, martiri del Signore! 


Ico I 


O beate Perpetua e Felicita, col vostro esempio superate le effimere parole dei retori e il disprezzo degli empi, di coloro che non comprendono il sacrificio nel nome santo di Cristo. Per questo, o beate matrone d’Africa, ricevete ora la lode riservata agli amici di Cristo:  

Gioisci o beata Perpetua, tu che hai perso la famiglia terrena per la Famiglia celeste; 

Gioisci o beata Felicita, perché hai compiuto il tuo nome nella eterna beatitudine; 

Gioisci, o beata Perpetua, tu che hai sofferto per il nome di Cristo; 

Gioisci o beata Felicita, tu che hai accettato la verità dell’Evangelo; 

Gioisci o beata Perpetua, tu che non hai potuto crescere tuo figlio a causa dell’efferatezza dei pagani;  

Gioisci o beata Felicita, tu che da serva del padrone terreno hai voluto diventare serva del Signore dei Cieli; 

Gioite sante Perpetua e Felicita, martiri del Signore! 


Contacio II 


Rifiutando l’offerta del padre tuo, o Perpetua degna di lode, mostrando la fallacia delle promesse mondane, ti sei con verecondia cinta del nome di cristiana, e hai subito l’ira del genitore che, rimasto legato alla vecchia superstizione, non voleva udire il tuo puro inno a Dio: alleluia. 

Ico II 


Nei giorni che precedevano la tua nascita in Cielo, o benedetta Perpetua, ricevesti la visita di tuo padre, che con la violenza tentò di far vacillare la tua adesione alla vera Fede, ma con zelo hai sopportato le percosse paterne, ben sapendo che avevi qual vero Padre il Dio del Cielo e della Terra, e in memoria del preludio delle tue sofferenze, noi cantiamo al tuo nome così: 

Gioisci, tu che hai subìto l’ira del tuo genitore terreno con rassegnazione per amore di Cristo; 

Gioisci, tu che non hai rinunciato alle promesse battesimali; 

Gioisci, tu che mai hai reso impure le tue labbra con il rifiuto della verità;  

Gioisci, tu che hai dichiarato pubblicamente di essere cristiana; 

Gioisci, tu che fosti illuminata nell’acqua e nello Spirito; 

Gioisci, tu che fosti istruita dal Paraclito sulle prove che ti attendono; 

Gioisci, o beata Perpetua, martire di Cristo!  


Contacio III 


Prima dell’editto del perfido imperatore Settimio Severo, o pia Felicita, servivi il tuo padrone qual schiava nel corpo ma libera nello Spirito, e cercavi la libertà dalla prigione del peccato e della morte, e quando fosti istruita qual catecumena, con gioia cantavi a Dio: alleluia.  


Ico III 


Attendevi un bambino, o benedetta Felicita, pregustando la gioia della maternità, quando gli sgherri dello Stato vennero a prenderti per condurti in prigione insieme con gli altri catecumeni, e ora che godi della pace divina, ricevi dalle nostre labbra il nostro devoto saluto: 

Gioisci, tu che con resilienza sopportavi la condizione servile; 

Gioisci, tu che eri schiava nel corpo ma libera nell’anima; 

Gioisci, tu che cercavi la Verità; 

Gioisci, tu che sei stata battezzata nel sangue del tuo martirio; 

Gioisci, tu che hai raggiunto la Vigna divina all’undicesima ora della tua vita mortale; 

Gioisci, perché tuo figlio scampò all’eccidio predisposto dai perfidi pagani; 

Gioisci, o beata Felicita, martire di Cristo! 


Contacio IV 


Come non ricordare, o santa Perpetua, le ingiustizie del carcere e l’impudicizia dei prigionieri cui fosti unita tuo malgrado assieme ai compagni di martirio; ma il buon Dio che tutto dispone per il bene concesse ai diaconi Terenzio e Pomponio una visita alla prigione, e assieme a loro cantavi a Dio: alleluia! 


Ico IV 


Il carcere diventò una reggia per te, o beata Perpetua, quando tuo figlio ti fu condotto in visita: dopo averlo abbracciato, la prigionia divenne un giogo più leggero; E, ottenuto lo spirito della profezia, hai conosciuto in anticipo la tua chiamata, per la quale odi ora parole come queste: 

Gioisci, tu che hai avuto una visione del martirio; 

Gioisci, tu che hai visto la scala ripida che conduce al Paradiso; 

Gioisci, tu che hai visto il drago maligno e come superarlo; 

Gioisci, tu che hai visto Satiro tuo maestro compiere l’ascensione della scala; 

Gioisci, tu che hai salito quella scala senza paura perché confidavi in Cristo; 

Gioisci, o beata Perpetua, martire di Cristo! 


Contacio V 


Il Signore Dio ha visto la tua condizione, Felicita degna di lode, e ti ha dato il coraggio di non rinunciare alla lotta spirituale, tutto sopportando perché ben sapevi che il mondo non ha niente da offrire se non menzogna e malvagità, e già eri pronta a rendere la tua anima a Dio: alleluia.  


Ico V 


Per divino volere, o Felicita beatissima, hai partorito in carcere prima del tempo, affinché il frutto del tuo grembo, puro e senza colpe, venisse allevato da una pia cristiana. Vedendo e ammirando la divina economia, rivolgiamo a te un cantico:  

Gioisci, tu che hai dato alla luce il frutto del tuo grembo nelle prigioni dei pagani; 

Gioisci, tu che non hai rinunciato a dare la vita a tua figlia nonostante la prigionia; 

Gioisci, tu che hai ricevuto da Dio la benedizione della maternità; 

Gioisci, perché tua figlia ha vissuto da buon cristiano; 

Gioisci, perché lo strazio del carcere si è tramutato in letizia; 

Gioisci, perché sei stata testimone della divina provvidenza; 

Gioisci, o beata Felicita, martire di Cristo! 


Contacio VI 


Venuto a conoscenza dell’immorale spettacolo nell’arena di Cartagine, del quale Perpetua sarebbe divenuta vittima, suo padre tornò a tormentarla con le parole, inducendola all’apostasia; ma la beata, ben sapendo che si sarebbe compiuta la divina volontà, rifiutò le lusinghe e rivolse a Dio un dolce carmine: Alleluia.  


Ico VI 


Fosti condotta al foro, o santa Perpetua, dalle dissacranti autorità di questo mondo, e neanche allora hai ceduto all’infausto ricatto, e nemmeno le lacrime del tuo figlioletto hanno potuto smuovere la tua fede; Tu che ora contempli la gloria divina negli Eccelsi, accogli le nostre voci: 

Gioisci, tu che rifiutasti di sacrificare gli idoli; 

Gioisci, tu che hai riconosciuto Dio quale unico Re; 

Gioisci, tu che hai sofferto per la tua famiglia senza abbandonare la Fede; 

Gioisci, tu che hai preferito la morte ad una vita macchiata dall’apostasia; 

Gioisci, perché tuo figlio, allontanandosi da te, non chiese più il latte da alcun seno; 

Gioisci, perché tuo figlio fu benedetto dalla divina grazia e crebbe in pietà;  

Gioisci, o beata Perpetua, martire di Cristo! 


Contacio VII 


Felicita parimenti fu condotta al foro affinché venisse giudicata e sacrificasse ai demoni, ma decise di mantenere ferma la sua decisione, e si palesò cristiana, e – ricolma di speranza infusa dall’Alto – si unì agli altri condannati, cantando: Alleluia. 

Ico VII 


Dopo aver partorito all’ottavo mese di gravidanza, la beatissima Felicita fu condotta alle prigioni militari, assieme agli altri cristiani, e confortava assieme agli altri i compagni di condanna; E noi, ammirando il suo amore per Cristo, concordi alziamo a gran voce un inno di lode:  

Gioisci, tu che hai sopportato la privazione dei beni terreni per i beni celesti; 

Gioisci, tu che hai accettato la morte per la vita senza fine; 

Gioisci, tu che hai confortato i tuoi compagni in vista della ricompensa divina; 

Gioisci, tu che hai ascoltato con impeto le ultime parole dei santi tuoi catechisti; 

Gioisci, tu che hai sopportato i tormenti dell’arena; 

Gioisci, tu che hai proclamato il nome del Signore fino all’ultimo respiro; 

Gioisci, o beata Felicita, martire di Cristo!  

 

Contacio VIII 


Prossima ormai alla morte, hai avuto una visione, o beata Perpetua, e hai visto tuo fratello secondo la carne, il piccolo e defunto Dinocrate, che viveva nell’ade oscuro ed era assetato dell’Acqua Viva, la salvezza di Cristo; e dunque hai innalzato per lui potenti orazioni, cantando fiduciosa a Dio: Alleluia.  


Ico VIII 


Fosti condotta al carcere militare, o beata Perpetua, e dopo molte veglie, ti fu accordato di vedere Dinocrate in una camera luminosa e abbeverato all’anfora dell’acqua che tanto agognava. Molti cristiani ti facevano visita, o fulgida Perpetua, e lodavano il potere di Dio che in te albergava, e anche noi ci uniamo al loro coro, dicendo: 

Gioisci, tu che avesti numerose visioni concesse dallo Spirito Santo; 

Gioisci, tu che confortavi i tuoi compagni di cella; 

Gioisci, tu che mai hai temuto le armi dei carnefici; 

Gioisci, tu che hai sognato il tuo stesso martirio; 

Gioisci, tu che hai vinto la battaglia spirituale nell’anfiteatro della prova; 

Gioisci, tu che hai sparso il tuo sangue per il Signore; 

Gioisci o beata Perpetua, martire di Cristo! 

 

Contacio IX 


Assieme alle beate Perpetua e Felicita non possiamo che commemorare anche Satiro, Saturnino e Secundulo, e Revocato compagno di Felicita nella servitù; e tutti loro, condotti al macabro intrattenimento dei romani, unirono le loro voci in un soave addio, rendendo grazie a Dio: alleluia. 


Ico IX 


Contro le fiere dell’arena avete patito i tormenti della prova del corpo, mentre i demoni tentavano di lambire lo spirito con la disperazione di una morte ingiusta, ma pronti a combattere il maligno, avete sopportato il martirio con fede, e per questo ora udite giustamente le lodi: 

Gioisci, Satiro, che squartato dal morso del leopardo hai confermato nella fede il soldato Pudente; 

Gioisci, Secundulo, tu che fosti chiamato da Dio prima di subire la morte violenta; 

Gioisci Saturnino, che fosti dilaniato da un leone; 

Gioisci Revocato, sacrificato a Dio da un orso; 

Gioisci Perpetua, colpita dalla vacca impazzita; 

Gioisci Felicita, che hai sopportato le ferite della mucca violenta; 

Gioite voi tutti, santi martiri del Signore! 


Contacio X 


Lasciata la carne, lo spirito si librò in alto, e assieme agli Angeli negli ultimi atti prima della morte, ricevesti una visione, beato Satiro. Riconoscendo la gloria di Dio che magnifica coloro che gli sono fedeli, cantiamo a Dio: Alleluia.  


Ico X 


Giunti negli empirei con l’anima in attesa dell’ultimo respiro dei corpi straziati, o beato Satiro, hai visto Perpetua con te in Cielo, e vi siete avvicinati ai vostri pastori per un consiglio spirituale. E noi, attoniti, con letizia ci rivolgiamo a voi: 

Gioisci, tu che hai udito il canto Trisagio dalle bocche degli angeli; 

Gioisci, tu che hai ricevuto la grazia del Paradiso; 

Gioisci, tu che hai ottenuto la promessa di Dio; 

Gioisci, tu che hai veduto l'Antico dei Giorni; 

Gioisci, tu che condividi la sorte dei giusti; 

Gioisci, tu che abiti ora negli Eccelsi con gli Angeli e i santi; 

Gioisci, beato Satiro, martire di Cristo! 


Contacio XI 


Oramai tramortiti dalle sordide ferite, Satiro, Perpetua e Felicita attendevano senza paura la loro fine terrena. E compiacque a Dio che lavassero i loro peccati nel sangue del martirio, affinché la loro presenza in Paradiso fosse ancor più candida e radiosa, e questi, guardando in faccia i propri carnefici, esalarono il loro ultimo respiro, gridando a Dio: alleluia!  


Ico XI 


O beati martiri del Signore, nessun epitaffio terreno può degnamente raffigurare la vostra radiosa fine terrena, ma noi indegni e peccatori ora vi rivolgiamo il saluto di lode, degna analogia del bacio di pace che, dinnanzi ai reziarii, avete concesso l’uno alle altre: 

Gioisci, Perpetua, perché il tuo nome è esaltato fra i martiri! 

Gioisci Felicita, perché fra le donne hai un posto d’onore! 

Gioisci Satiro, perché il tuo nome è stato scritto nel Libro della Vita! 

Gioisci Perpetua, perché fra le matrone risplendi in virtù! 

Gioisci Felicita, perché sei diventata una vera serva di Dio! 

Gioisci Satiro, perché hai ricevuto in dono la grazia in odore di fragranza spirituale! 

Gioite voi tutti, santi martiri di Cristo! 


Contacio XII 

Venite, amanti dei Martiri, salutiamo degnamente i meritevoli di lode, i santi di Cartagine, icona dell’amore per Cristo, e in concordia esaltiamo la divina Provvidenza, inneggiando a Dio: Alleluia! 


Ico XII 

Le vostre reliquie, o beati martiri di Cartagine, da subito confermarono la vostra santità, irrorando mirra ed effondendo miracoli al pari del profumo celeste; per questo il beatissimo Agostino, vescovo di Ippona, vi donò una basilica dove riposare al termine delle vostre fatiche, e dove avete udito inni come questi: 

Gioite, perché il Signore manifesta la sua grazia tramite la vostra testimonianza; 

Gioite, perché i vostri nomi sono onorati in tutto l’ecumene; 

Gioite, perché molti guariscono con la vostra intercessione; 

Gioite, perché le madri cristiane vi invocano a protezione dei loro pargoli; 

Gioite, perché il vostro martirio fortifica le generazioni di cristiani; 

Gioite, perché i vostri corpi incorrotti furono salvati dai Vandali a Roma;  

Gioite, voi tutti santi martiri di Cristo! 


Contacio XIII - per tre volte 

La città di Cartagine non poteva contenere la grazia che è discesa dall’Alto per onorare la vostra presenza eterna, e le vostre reliquie, segni dell’eterna promessa; e noi ora, miseri e bisognosi d’aiuto, invochiamo il vostro nome beato, affinché, guariti dalle malattie e purificati dai peccati, potremo alla fine dei nostri giorni unirci al coro dei santi e, al vostro fianco, cantare a Dio con gioia: Alleluia.  


Si ripete Ico I e Contacio I. 


Dopodiché, la preghiera ai santi.  


PREGHIERA ALLE SANTE PERPETUA E FELICITA E TUTTI I MARTIRI DI CARTAGINE 


O beatissime Perpetua e Felicita, insieme coi compagni Satiro, Secundolo, Saturnino e Revocato, insigni martiri di Cartagine! Accogliete ora la nostra lode e pregate il Signore Dio che ci accordi i frutti della vita devota che avete osservato: la perseveranza, la castità, l’obbedienza alle divine leggi, l’amore fraterno e lo zelo per la causa di Cristo. Ora che condividete la visione degli Angeli e dei Santi, e unite le vostre bocche al canto soave dell’inno trisagio, supplicate il Re della Gloria e il Signore del Creato affinché ci sia benigno e perdoni le nostre colpe, e ci conceda di compartecipare della sua gloria, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. 

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