Traduciamo in italiano dal sito Mystagogy un breve quanto interessante intervento del prof. Stavros Balogiannis, professore emerito di Medicina all'Università di Salonicco, riguardo la proprietà curativa della musica psaltica.
La musica ecclesiastica bizantina è un canto pacifico e spirituale, che mira ad elevare l'umanità dal mondo terreno a quello celeste. Invocando lo spirito di pace, di distacco, di quiete, genera una elevata introspezione, una vera intuizione e una conoscenza di sé. Unitamente all'iconografia delle nostre chiese, la musica bizantina armoniosamente diventa un modo per curare lo stato psicosomatico dell'uomo.
Nella mente umana, la quale soffre di continue ingerenze della musica profana contemporanea, piena di violenza, sopraffazione, odio, tristezza, dominio e competizione, impasse esigenti e inevitabili della società moderna, la musica bizantina è il rimedio ideale per il ripristino dell'omeostasi interiore e l'armonizzazione dei processi mentali superiori con tensioni spirituali e ascensioni dell'anima.
Al posto della disarmonia interiore, che spesso induce le emozioni umane in uno stato di confusione, la musica bizantina è in grado di produrre in noi stati di lode, pentimento, gratitudine, umiltà, stabilendo una preziosa armonia interiore. Nel nostro tempo soffriamo di innumerevoli stimoli a transizioni, vibrazioni, mutamenti e oscillazioni psichiche, soffocanti, inutili. La musica bizantina offre un tesoro mistico di grazia, appagamento quieto, calma, pace, luce, un "lutto gioioso".
Assumendo in sé la musica bizantina, l'anima si prepara a ricevere l'eterno mistero dell'amore divino e la sua infinita misericordia, la meravigliosa luce della Resurrezione e la sua eternità.
Fonte: "la filosofia della musica bizantina dal punto di vista delle neuroscienze", Atti del Primo Convegno della Conferenza Musicologica Interdisciplinare, 9 giugno - 3 luglio 2014, Volos (Grecia).
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