La guerra culturale e l'Ortodossia

 Cosa sono le "guerre culturali"? sono un termine del lessico contemporaneo per indicare quel processo reazionario o progressista che colpisce la vita quotidiana, i mutamenti (e le resistenze) o gli stalli della cultura occidentale. Due fazioni, i "conservatori" e i "progressisti", si scontrano per il dominio totale della società dal punto di vista delle abitudini, della cultura, dell'espressione politica, delle libertà individuali (vere o supposte). 

Oggi come non mai, la società tradizionale è sotto attacco e abbiamo già perso molto terreno su vari ambiti: aborto, divorzio, eutanasia, scientismo, transumanesimo, transpecismo stanno devastando il mondo spiritualmente, intellettualmente, fisicamente in modi così subdoli che non ce ne rendiamo nemmeno conto. 


<< Tu non possiederai nulla, e sarai felice >> Ida Aupken, World Economic Forum, 2016

Il mondo digitale, del non-reale, schiavitù economica, sociale e spirituale del tecnocapitalismo

VS

<< Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. >> Genesi 2:15 

La libertà data da Dio, armonia fra uomo e cosmo, vita tranquilla seguendo i ritmi naturali. 

E tu cosa scegli?

Dice a proposito di questo argomento il famoso padre John Whiteford:

Ci sono quelli nella Chiesa ortodossa che dicono che non dovremmo avere niente a che fare con le guerre culturali che imperversano nella nostra cultura dagli anni '60. Accusano i convertiti "conservatori" di cercare di portare quelle guerre culturali nella Chiesa Ortodossa. Ironia della sorte, coloro che parlano in questo modo di solito sono proprio le persone che in realtà stanno portando le guerre culturali nella Chiesa ortodossa promuovendo l'accettazione dell'omosessualità, il matrimonio gay, l'aborto, l'ordinazione delle donne e varie altre cause liberali. Non è che la Chiesa ortodossa fosse piena di persone che pensavano che il matrimonio gay fosse una grande idea fino a quando i convertiti non hanno iniziato a presentarsi. In effetti, gli ortodossi nei paesi tradizionalmente ortodossi sono molto conservatori.

Sarebbe bello se potessimo ignorare le guerre culturali, ma le guerre culturali stanno arrivando dopo di noi, la nostra Chiesa e le nostre famiglie. Puoi scegliere ciò che sei disposto a difendere, ma non puoi scegliere chi attaccherà ciò che desideri difendere. Franklin Roosevelt non era "fissato" sul fascismo militarista... ma spese un bel po' dei suoi sforzi e delle sue energie per combatterlo, perché i fascisti militaristi stavano attaccando il paese che lui, come presidente, aveva giurato di difendere. Oggi sono gli abortisti, gli omosessuali e alcune varietà di femministe che stanno attaccando le tradizioni della Chiesa ortodossa. Non li abbiamo scelti noi, loro hanno scelto noi. Non abbiamo altra scelta che difendere la Chiesa e la sua Tradizione, o alzare la bandiera arcobaleno e arrendersi.

Crediamo che la Chiesa ortodossa sia la vera Chiesa e che le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa, ma ciò non significa che gran parte di essa, inclusa la nostra, non possa cadere nell'eresia e nell'errore, se non lo siamo vigile. È successo più di una volta nella storia della Chiesa, e non c'è motivo di pensare che oggi ne siamo in qualche modo immuni.

Il popolo di Dio è il custode della pietà, come afferma l'Enciclica dei Patriarchi d'Oriente del 1848 (in risposta a papa Pio IX). È quindi non solo lecito, ma obbligatorio per tutti i fedeli, e ancora di più per il clero, opporsi a questi tentativi di infettare la nostra Chiesa con le stesse eresie che hanno provocato un tale caos nelle principali Chiese protestanti, e sono in corso di fare lo stesso nella Chiesa Cattolica Romana.

A mio avviso, non basta essere "conservatori". I conservatori di oggi sono i liberali di ieri, solo con un "passo indietro". Il vero ortodosso è reazionario. 

Anche i Paesi di tradizione ortodossa non sono immuni dal fascino perverso della società liberale e globalista, i governi cercano di spingere i loro popoli ad accettare le red flgas della cultura liberale, e i popoli ortodossi - debbo dir la verità, un po' impreparati - stanno cercando di difendersi come possono, alcuni emulando la resistenza evangelica e cattolico-romana (che vediamo essere tuttavia fallimentare), altri proponendo di lottare con mezzi diversi. Manca comunque una mobilitazione totale della Chiesa coi suoi mezzi tradizionali, ma non credo sia bene parlarne per non offendere le anime belle. 

Da una parte abbiamo un mondo che abbiamo abbondantemente già perso: il mondo della famiglia naturale, dell'ordine arcaico, del lavoro umano in simbiosi con la Natura, la civiltà dei libri e della religione. Dall'altra abbiamo il cyber-universo, il digitale estremo, la perdita totale della realtà umana in favore di un progresso non ben chiarificato, la società liquida, il capitalismo del controllo e l'atomizzazione dell'Uomo.

E tu, da che parte stai? 

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