La Grazia viene dopo la tentazione (metropolita Demetrio d'America)

 Traduciamo degli spunti di una lunga omelia di sua eminenza Demetrio metropolita d'America (GOC), predicata nel monastero di s. Giovanni Maximovic a Cobleskill NY il giorno 30/17 aprile 2023 che ha per tema la Grazia e le tentazioni.

La vita spirituale ha alti e bassi, continuamente, perché il Signore si manifesta a noi così che possiamo provare questa relazione, vederlo, conoscerlo, amarlo, e quindi procedere nel cammino verso una ricerca sempre maggiore di comunione con lui; alle volte invece Egli si allontana per farci sentire la sua mancanza. Per ottenere un certo dono o una grazia, dobbiamo collaborare con la Grazia vivificante e dobbiamo imparare come ricevere e mantenere questa Grazia che ci viene donata, senza cadere nella delusione spirituale e nell'orgoglio - brutto peccato! - e quindi perdere la connessione con Dio. Dobbiamo prestare attenzione massima alle cose divine, al nostro rapporto, perché è difficoltoso guadagnare grazia, ma ci vuole un attimo per perderla. Come dicono i santi Padri del Deserto: è facilissimo per qualcuno portare il mondo nel deserto e vivere deluso, e ci sono quelli che vivono invece nel mondo ma hanno l'esichia, la grazia divina, e niente li disturba.


Sua eminenza Demetrio, foto dal profilo facebook ufficiale della Metropolia

La gente tende a conformarsi con i propri vicini molto facilmente. E in effetti se guardiamo agli Apostoli, essi stessi dinnanzi all'orrore della Crocefissione del Signore hanno preferito uniformarsi a coloro che si nascondevano per paura di essere giudicati vicini al Salvatore. Con l'eccezione del grande Teologo Giovanni e le Mirofore: come ho detto prima, è facile perdere la bussola per una comodità apparente. Il discepolo Giovanni fu l'unico che scelse di stare sotto la Croce, e fu l'unico a esser preservato da una morte violenta. Le donne mirofore erano fedeli al Signore, furono più forti degli uomini in quel frangente, e rappresentano la buona qualità della perseveranza. 

Possiamo notare come molti di noi sperimentano, dopo atroci sofferenze o periodi neri della vita, la presenza della Grazia. Certo, dipende dalle persone. Dopo la paura, ecco che Cristo si è manifestato ai suoi discepoli nella sua gloria, e non hanno saputo come reagire. Così anche molti fra noi non sanno come gioire di questa presenza divina quando si palesa. Eppure, la gente non dovrebbe essere sorpresa che Dio risponde alle preghiere. Chiediamo di diventare umili, e poi ci stupiamo se il Signore ci manda esperienze e prove per diventare umili: ed ecco che viene la sofferenza, le prove, eventi difficili che ci umiliano. E allora rifiutiamo questa grazia! Non vogliamo più essere umili... noi desideriamo la grazia e diventare spirituali ma nel modo che vogliamo noi, in accordo alla nostra mentalità; abbiamo in mente un percorso per fare le cose, ma potrebbe essere lontano da quello del Signore. 

[...]

Dopo essere passati per una tribolazione o una grande tentazione, se riusciamo a sopportarla e vincerla, viene una solenne visitazione da parte di Dio. Dio ci viene a visitare. Non c'è nulla da dire, quando soffriamo sembra che il mondo sia nero, più ci chiudiamo in noi stessi, meno diventiamo teocentrici, e perdiamo occasioni di grazia. Guardate a quanti santi hanno vissuto in condizioni sfavorevoli e poi si sono alzati. Guardate a tutti quei popoli oppressi dall'impero ottomano: i serbi, i bulgari, i greci, e tutti gli altri... ora godono di una relativa libertà. Anche noi viviamo in un Paese considerato libero. Eppure sappiamo che questo può cambiare da un momento all'altro: sappiamo che alla fine dei tempi i cristiani soffriranno enormi persecuzioni prima della Fine. Ma guarda cosa succede: gli uomini perseguitati e coloro che vivono nella persecuzione guadagnano le corone della gloria eterna. 

Tanti hanno paura di combattere per la grazia, e spaventano quelli che provano. Disse san Nicodemo (dell'Athos, ndt) una volta: ci sono alcuni che, avendo sperimentato la delusione spirituale recitando la preghiera del cuore, invitano tutti a non pregare più. Vi sembra salutare come atteggiamento? Se c'è un dottore incompetente in giro, non significa che tu debba aspirare ad esser guarito da un buon dottore

Tanti considerano la preghiera del Cuore come un insieme di tecniche, e non come una preghiera di pentimento. 

Iniziate dunque i primi passi verso il pentimento e la crescita spirituale, e il Signore Cristo farà il resto. Aprite le porte della vostra volontà e dite chiaramente a Dio ch siete impotenti, e Lui farà il resto. Non perdete la pazienza, specialmente dopo un evento deludente, un fallimento, una mancanza. Cristo è l'unico che può guarirci e darci la medicina per la nostra vita: andiamo dunque da Lui con riconoscenza e accettiamo di essere guariti.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 

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