La morte dell'anima: una lettura dell'Apocalisse

 L'Apocalisse è un libro fondamentale, intriso di letture e di concetti di portata cosmica, sempre meno compreso, e perfino sempre più ignorato, dai cristiani contemporanei. E una delle differenze fra i cattolici-romani e gli ortodossi è il cosiddetto "inferno aperto" cioè la possibilità dei defunti di essere salvati prima della Fine dei Tempi. Per questo la Chiesa Ortodossa celebra con regolarità uffici ai defunti, affinché si salvino anche coloro che non sono potuti andare in Paradiso. Dove si trova una difesa scritturale di questa pratica? proprio nell'Apocalisse. 

Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. [Apocalisse 20:9b-15]

L'Arcangelo Michele suona la tromba della Fine dei Tempi

Questo significa che noi subiamo due giudizi: il giudizio particolare, detto Angelico, al momento della morte, e il giudizio finale all'Apocalisse, dinnanzi al trono divino. Cosa può succedere all'anima nel tempo che intercorre fra i due giudizi? l'anima riceve le elemosine fatte a suo nome, le intercessioni della Chiesa, le commemorazioni liturgiche. Tramite il potere che Dio ha dato ai suoi apostoli e ai loro successori di sciogliere e legare, per la misericordia di Dio, le anime dei defunti possono essere liberate dall'Ade e congiungersi col Paradiso. Non ci è dato sapere quando e se un'anima si è liberata dalle catene dell'Ade, ma noi preghiamo fiduciosi per i defunti affinché ottengano questa grazia da Dio. Ma cosa succede quindi alle anime che rimangono all'inferno dopo il giudizio finale all'Apocalisse? Ebbene, come dice il testo, verranno annichilite. In altre parole, smetteranno di esistere. L'inferno e il paradiso come li conosciamo oggi sono infatti situazioni temporanee, che verranno poi cancellate con l'avvento dei Cieli nuovi e della Terra nuova: coloro che apparterranno al Regno di Dio verranno glorificati e vivranno nell'eternità di gioia, i peccatori impenitenti, i demoni, gli spiriti impuri e i malvagi periranno nel Fuoco e smetteranno di esistere. Questa è la morte dell'anima. 

 La Chiesa chiama i suoi figli a pentirsi e a ravvedersi per poter accedere al Paradiso - i cui membri saranno confermati nel mondo che verrà  - e chiama i parenti e gli amici dei defunti a pregare per loro, affinché Dio abbia memoria degli addormentati e li scuota fuori dall'Ade e dal destino di morte che attende coloro che non si sono fatti degni del Regno dei Cieli. 

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