Festa dei santi imperatori isoapostoli Costantino ed Elena

Il 21 maggio / 3 giugno festeggiamo due figure capitali del Cristianesimo ortodosso: il santo imperatore Costantino e sua madre Elena, con il titolo di "isoapostoli", ovvero "uguali agli Apostoli". 

Perché uguali o pari agli Apostoli? Perché la loro opera missionaria, la libertà garantita ai cristiani, le importanti influenze nel culto e nella vita della Chiesa li rendono due apostoli  per dignità e onore. La Chiesa li considera così importanti da svincolare i fedeli dal digiuno (se la festa cade di mercoledì o venerdì), e permette ai monaci e ai laici di mangiare pesce, olio e bere vino. Questo onore è previsto per poche altre occasioni durante l'anno, solitamente per le solennità. Questo perché la memoria di questi due sovrani illuminati e benedetti da Dio ci ricorda la gioia di tutta la Cristianità nell'apprendere che finalmente, il Signore ha convertito con lo Spirito Santo un sovrano il quale ha finalmente donato la libertà ai cristiani dell'Impero e ha permesso il pieno sviluppo dell afede.

Una grande letizia ha poi abbracciato tutta la cristianità, vedendo uscire dalle carceri i santi vescovi e sacerdoti, vedendo crollare i capitelli idolatri, e al loro posto sorgere belle chiese. Così, gli strumenti di tortura furono gettati via, le fornaci accese in cui venivano bruciati i cristiani furono abbandonate, gli animali feroci che uccisero i cristiani nelle arene furono liberati, e i cristiani, pieni di grande gioia, ringraziarono Dio con preghiere e caldo lacrime.

Così, l'imperatore volendo spostare la sua capitale nella parte orientale dell'impero, scelse la fortezza di Bisanzio, costruita da un greco di nome Bizas. Scegliendo questa città, San Costantino la chiamò con il proprio nome, Costantinopoli, e qui si stabilì con la sua beata madre, Elena, nell'anno 324. E in segno di ringraziamento a Dio, eresse un alto pilastro nel mezzo della città, con la Santa Croce sulla sua sommità.  Allo stesso tempo, ricevette anche il battesimo, nella città di Nicomedia, dal vescovo Eusebio, quando diede l'ordine di battezzare le sue truppe, insieme ai senatori del palazzo, così che una gioia indescrivibile riempì il mondo intero. Ordinò anche che fosse costruita una grande chiesa nel cortile del palazzo, nel nome del nostro Salvatore Gesù Cristo, e ordinò che fossero ricostruite le chiese che erano state distrutte dai pagani, dando a tutti denaro e aiuto sufficienti. Da questo santo imperatore rimase la tradizione che i signori cristiani di tutto il mondo costruissero chiese e monasteri e li dotassero di oggetti di culto e di tutte le cose necessarie.



Icona dei santi pari agli Apostoli Costantino ed Elena

Si deve all'impegno della benedetta imperatrice Elena il ritrovamento della Vera Croce, che viene festeggiato solennemente il 14 settembre di ogni anno. 

Tropario dei santi Costantino ed Elena, tono VIII

Vedendo l'immagine della Tua Croce nel cielo e come Paolo accogliendo la divina chiamata, l'Apostolo tuo fra i monarchi, Signore, ha posto nelle Tue mani l'Urbe regale. Fa che rimaniamo sempre in pace, per le preghiere della Madre di Dio, o solo Filantropo.

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