Comprendere l'Ottoico - il Martedì nel culto ortodosso

 Il secondo giorno della settimana è il Martedì, da Marte Dies, mentre in greco è chiamato Trite, ovvero "il terzo giorno dopo domenica". In russo, il giorno è chiamato вторник ("il secondo"). Il martedì è dedicato, nella tradizione ortodossa, a san Giovanni il Precursore e Battista del Signore Gesù Cristo. 


Una icona di s. Giovanni il Precursore


Cosa si può dire che non sia già stato detto nei riguardi del più venerabile fra i nati da donna? San Giovanni Battista è "angelo terrestre e uomo terrestre", considerato l'iniziatore della prassi monastica, è venerato come un amico intimo di Cristo - erano anche parenti alla lontana - e come un profeta che, come un ponte fra i due Testamenti, prepara la via al Signore Gesù. Sei mesi prima di apparire alla Santissima Vergine Maria, il beato arcangelo Gabriele è apparso a Zaccaria il Sommo Sacerdote del Tempio di Salomone. Prima di annunciare la nascita del Salvatore da un corpo vergine, egli annunciò la nascita di un bambino da un grembo sterile e anziano: dopo la dedicazione alle potenze angeliche del Lunedì, entriamo ora nel Nuovo Testamento, siamo ai primordi della predicazione del Redentore. La memoria settimanale del Battista ci ricorda, agli inizi della settimana, di ricordare gli episodi della Teofania e quindi il mistero del Salvatore che si manifesta nel mondo, così come l'esempio del Precursore san Giovanni come modello di colui che potrà conoscere Dio: l'uomo umile, sapiente ma non vanaglorioso, l'uomo che digiuna, prega, che si prepara all'incontro di Colui che "battezzerà nello Spirito". In un certo senso, san Giovanni Battista è anche un martire, ucciso da Erode il Tetrarca in spregio alla morale, giacché san Giovanni Battista predicava al governatore di convertirsi e di abbandonare la sua empietà. San Giovanni rimane quindi per tutti gli ortodossi una figura fondamentale nella nostra memoria liturgica.

Ecco il tropario del tono VIII per i vespri del martedì: 

Non abbandonare mai il tuo devoto;  non respingermi mai, ti prego, affinché possa esaltare e lodare,  venerare e glorificare, e celebrare devotamente il tuo luminoso, divino nome, sinonimo di grazia,  o santo Profeta, Precursore, Giovanni Battista.  Sotto le ali delle tue venerabili intercessioni riparami sempre e custodiscimi da mali di ogni specie.

Sempre dal rito dei vespri, ecco  la stichira giovannea del tono VI:

Sono totalmente condannato dai miei vizi. Sono completamente sprofondato nella disperazione. Sì, sono in tutto cattivissimo e cupo, coperto di macchie dappertutto, tutto corrotto tristemente da piaceri sconvenienti, e sono inutile. Mi prostro ai tuoi piedi e ti prego,  o beato Giovanni, non respingermi, ma liberami, o amico e precursore del Signore.

Si nota nelle composizioni liturgiche come san Giovanni, il "campione della penitenza", sia invocato specialmente per la purificazione e l'ammenda della vita.

Alle Luminande del Mattutino del Martedì, si legge:

O profeta glorificato e Precursore della Grazia, tu che ci hai istruito nella penitenza per la salvezza, e ci hai indicato come via l'Agnello che si sacrifica per il mondo intero, intercedi ora presso di Lui affinché sian salvate le nostre anime.

Venite, lodiamo tutti assieme il Precursore e Battista Giovanni, colui che si è nutrito nel deserto, il nato da Elisabetta. 

Gloria. Ora e sempre.

O Vergine, tu che sei stata annunciata da tutti i profeti, da Davide chiamata Monte, Lume e Scrigno, Ponte e Scala, Capestro felice, noi invece ti chiamiamo Madre di Dio. 

I cristiani ortodossi possono onorare il Precursore e Battista recitando, ogni martedì, l'Acatisto a s. Giovanni Battista.

Per le preghiere di san Giovanni Battista, Signore Gesù Cristo Dio nostro, abbi pietà di noi e salvaci.

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