Comprendere l'Ottoico - Il Mercoledì nel culto ortodosso

 Siamo giunti al Mercoledì, il giorno di Mercurio, secondo la disposizione calendariale arcaica, giorno nel quale la Chiesa Ortodossa rimembra la Madre di Dio e, assieme ad ella, anche il tradimento di Giuda: è un giorno quindi di pentimento e di generare morigeratezza. Per questo, le disposizioni della Chiesa indicano il mercoledì come un giorno di digiuno indifferentemente dal fatto che siamo in Quaresima, in Avvento o in uno dei periodi di magro estivi. Ogni mercoledì dell'anno è un giorno di digiuno: sono quindi eliminati dalla dieta il latte, i formaggi, le uova, la carne e il pesce. Sovente i monaci indicano anche di consumare senza olio, ma non c'è uniformità in questa disposizione. Se ci riuscite, meglio, altrimenti potete usare l'olio di semi per cucinare. Non sono permessi alcolici. 



Sempre la Scrittura ci presenta la Madre di Dio con l'annuncio angelico: Ave o Maria, piena di Grazia, il Signore è con te. Benedetta tu sei fra tutte le donne. ( cfr. Luca 1:35 e Luca 1:28). La Santissima Vergine profetizzò di sé stessa per mezzo dello Spirito Santo, dicendo ecco, d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata; grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (Luca 1:48-49) Già da queste parole si comprende il ruolo eccezionale accordato alla Madre del Signore, ed è intenzionalmente concesso da Dio stesso. Questo onore supremo che la Chiesa Ortodossa tributa alla Sempre-Vergine Maria costituisce la venerazione alla Madre di Dio.  Nella venerazione della Deipara abbiamo il ciclo delle feste: l'Annunciazione, la Natività, la Dormizione, e le icone (anche miracolose), gli offici di supplica, i canoni, le commemorazioni liturgiche tanto belle, attraverso le quali chiediamo il suo soccorso in ogni giorno della nostra vita. Onoriamo la Madre di Dio poiché ha generato il Figlio di Dio, e perché è colei che prima di ogni altro intercede per noi dinnanzi alla Santa Trinità.

Le stichire del Vespro contengono sempre versi penitenziali e dedicati alla Croce, in quanto il tradimento di Giuda porta come conseguenza la crocefissione del Redentore. Per esempio questo bellissimo stico del tono III:

L'albero della disobbedienza ha portato la morte nel mondo, mentre l'albero della croce ha portato la vita e l'incorruttibilità. Per questo adoriamo te, Signore, che sei stato crocifisso. Rimanga su di noi la luce del tuo volto.

Sempre dal tono III, prendiamo ad esempio uno degli stichi vesperali per la Madre del Signore:

Supino sul giaciglio della mia stessa negligenza, ho pigramente sprecato  il tempo della mia esistenza,  e perciò temo l'ora della mia uscita. Ma per le tue intercessioni, o Signora, sollevami al pentimento e salvami.

Il sentimento che permea le stichire del mercoledì è sempre di pentimento, in quanto dedichiamo questo giorno alla riflessione sul tradimento e sulla caducità della natura non illuminata dalla Grazia. 

Le luminande del Mattutino del Mercoledì sono le seguenti:

Croce divina, lode dei cristiani, arma invitta e fortezza della fede, a te ci inchiniamo e dedichiamo la nostra lode: proteggi i cristiani ortodossi, o gloria dei martiri: degnamente ti glorifichiamo.

O Croce, difesa del mondo intero, o Croce, tesoro della chiesa, o Croce, fermezza dei re, o Croce, terrore e disfatta dei demoni, o Croce, saldezza dei pii cristiani, o Croce, gloria degli Angeli: gloria a Te. 

Gloria. Ora e sempre.

Sotto la Croce stazionava colei che ha partorito senza seme, e con sofferenza gridava: O Figlio mio diletto, cosa fai soffrire agli occhi miei? Come puoi farti annoverare frai i morti?

Notiamo come la Luminanda è interamente dedicata alla Croce. Il tema è senza dubbio preponderante.

Il cristiano devoto commemora la Madre di Dio ogni giorno con il canone mariano alla compieta. Se vuole rendere particolare onore alla Deipara, può recitare l'Acatisto alla Madre di Dio o la Paraclisi alla Madre di Dio. 


 


 

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