Fra i tanti miracoli di san Giovanni il Nuovo (+1332) c'è la salvezza della cittadella di Suceava dal saccheggio dei cosacchi.
Nell'anno 1629, il terzo giorno di giugno, trovandosi alla Pecerskaja Lavra Varlaam (il futuro metropolita), uno ieromonaco della Moldavia-Valacchia, inviato dal sovrano Miron Barnovschi, gli raccontò che nel 1621, quando l'imperatore pagano degli Agareni, Sultano Osman, venne a Hotin per combattere contro il principato di Moldavia e, con vergogna, con l'aiuto di Dio, non riuscendo in nulla contro i cristiani, tornò indietro e fu ucciso dai suoi stessi soldati; e cche nel mentre i cosacchi di Zaporizhzhya, che stavano venendo a combattere contro i maomettani, non andarono direttamente a Hotin, dove si trovava l'esercito del sultano, ma si precipitarono verso la cittadella di Suceava per saccheggiarla, giacché perché tutti i nobili e i ricchi si erano radunati lì. E mentre si avvicinavano al torrente chiamato Suceava, è stato riferito in città che c'erano molti cosacchi dall'altra parte. I cittadini e tutti quelli che erano lì portarono quindi tutto ciò che avevano nella fortezza superiore, insieme alle mogli e ai figli. E il metropolita Anastasie Crimca e i sacerdoti volevano, secondo l'usanza, rimuovere le reliquie del Santo Grande Martire Giovanni il Nuovo dalla metropolia e portarle nella cittadella fortificata.
Quando sono venuti a prendere le reliquie, non potevano sollevarli dal loro posto. Comprendendo che questo era il segno della loro liberazione, tutta la folla, tutti quelli in città, non si affrettarono né a prendere le armi né ad andare in battaglia, ma iniziarono ad adorare e digiunare, pregando per la liberazione a Dio e al suo reverendo , San Giovanni. E quando i cosacchi arrivarono al torrente, volendo attraversarlo verso la fortezza - oh meraviglia! Il torrente, che fino ad allora si attraversava a piedi, si riempì in un attimo di tanta acqua, come non aveva mai avuto prima. E i cosacchi, vedendo ciò, si spaventarono e iniziarono a ritirarsi, ma l'acqua si alzava e traboccava terribilmente. E, vedendo questo miracolo, senza aspettare oltre, se ne dipartirono da Suceava.
Così, la città fu salvata con le preghiere del Santo Martire Giovanni il Nuovo.
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