San Nicodimo dell'Athos

 Oggi 26/13 luglio, commemoriamo l'Arcangelo Gabriele e san Nicodemo l'Aghiorita (+1809). 

San Nicodemo il Canonista, come viene anche chiamato, fu un combattente zelante contro la decadenza della spiritualià ortodossa sotto la turcocrazia. 

Nacque a Naxos nel 1749 e frequentò la scuola locale nella quale, in quel tempo, insegnava san Cosma d'Etolia, che lo esortò a scegliere la vita contemplativa. Il ragazzo studiò il francese, l'italiano e il latino, padroneggiando bene queste lingue. Più tardi, il giovane Nicodimo (nome laico: Nicola)  cercò la salvezza congiungendosi al Monte Athos e fu tonsurato monaco nel monastero di san Dionisio sotto la spinta del suo confessore, il metropolita Macario di Corinto, che divenne uno dei suoi mecenati.

 L'attività di san Nicodemo è notevole. Compose il famoso Pidalion (Πηδάλιον), o "Timoniere", un codice di diritto canonico commentato che oggi è considerato la somma antologia dei Canoni della Chiesa Ortodossa, praticamente un manuale per ogni confessore e sacerdote ortodosso. Tradusse - o meglio, rivisitò - il libro "La Lotta Invisibile" di Lorenzo Scupoli che gli riservò non poche critiche, e tradusse gli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola, adattandoli allo spirito ortodosso, anche questo valendogli non poche critiche. San Nicodemo venne visto da taluni come un "latinizzatore" quando, in realtà, appartenne al movimento dei Kollyvades, un gruppo che voleva riportare la spiritualità ortodossa ad una certa rigidità, in particolare l'applicazione dei canoni nella vita quotidiana e un certo ritorno alla purezza liturgica. In particolare, il nome "Kollydaves"("quelli delle colive") deriva dall'impegno di Nicodemo e dei suoi fratelli di riportare le commemorazioni dei defunti al sabato o nei giorni feriali previsti (mercoledì e venerdì) ed eliminare la pratica delle funzioni per i defunti di domenica, come era invalso nella decadenza del Settecento. 

Negli ultimi anni della sua vita, san Nicodemo dell'Athos abbracciò i voti del Grande Abito. Compose anche il libro noto come "Manuale dei Consigli Spirituali" o Enchiridion, scritto per il cugino Ieroteo vescovo di Euripos, ancora oggi considerato un libro imprescindibile per la formazione clericale ed è dato come meditazione anche ai laici. Il santo padre Nicodimo morì nel 1809. 

Il beato Nicodimo fu canonizzato nel 1955 dal Patriarcato Ecumenico, ma è venerato anche nelle Chiese del calendario patristico e da tutti i pii ortodossi. 

Tropario di s. Nicodimo dell'Athos, tono III

Adornato del carisma della divina sapienza, o Padre, hai tuonato come una tromba dello Spirito, insegnando la virtù e nella purezza della tua vita sei diventato esempio di zelo, o Nicodimo beato, istruendo tutti alla salvezza, riversando nel mondo lo splendore dei tuoi scritti, con i quali hai illuminato l'ecumene. 

Contacio di s. Nicodimo dell'Athos, tono VIII

La Chiesa Ortodossa onora il suo brillante membro, Nicodimo, il teoforo maestro di pietà; Avendo ricevuto la pienezza della Grazia, hai illuminato tutti con le tue opere, per le quali cantiamo: gioisci, benedetto Nicodimo, padre nostro. 

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