Benché sia un atto molto peculiare e sicuramente destinato ai momenti di persecuzione, il cristiano ortodosso che si è preparato devotamente per la Comunione, può assumere il Corpo di Cristo da solo, senza che sia il sacerdote a imboccarlo della santa particola, qualora ci si trovi in tempi di persecuzione e il sacerdote abbia dato la santa Eucarestia ai suoi fedeli a casa, affinché la conservino per lungo tempo, poiché egli non potrà essere presente.
Questa istruzione la troviamo nelle lettere di san Teodoro Studita, il quale dice di comportarsi in questo modo:
Il santo pane eucaristico, il Corpo del Redentore divino, lo porremo in un recipiente benedetto e destinato all'esclusivo scopo di proteggere il Corpo di Gesù Cristo. Questo sacro vaso sarà il più pulito e nuovo della casa, e sarà posto con riverenza vicino alle icone e alla candela perpetua.
Riceviamo il Corpo di Cristo senza liquidi, secco, e poi ci purifichiamo la bocca bevendo tre sorsi di vino rosso, o di acqua in caso di bambini sotto i dodici anni.
La santa Comunione va consumata dopo che la famiglia ha cantato il Mattutino, le Ore e i Salmi Tipici. A seguito della Comunione, si recitano le preghiere di ringraziamento per la comunione, il Nunc Dimittis, i tropari del santo del giorno e poi dodici Kyrie eleison e il licenziamento: per le preghiere dei nostri santi Padri.
Ai malati e agli infanti si darà la particola pregna d'acqua con un cucchiaio che useremo d'ora innanzi solo per la Comunione.
Si raccomanda di dormire dopo aver ricevuto l'Eucarestia, affinché sia assimilata in noi. Se accade che vomitiamo l'Eucarestia a causa della malattia, riponiamola in un fazzoletto di lino o in un panno e poi gettiamola nel fiume più vicino, facendo dodici prostrazioni chiedendo perdono.
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Fonte:
La nave in tempesta: pratiche liturgiche in assenza di sacerdoti (in russo).
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