L'icona della Madre di Dio "Illuminatrice dell'Intelletto" - un caso iconografico

 Tutti conoscono l'icona mariana "che illumina l'intelletto", specialmente in Italia, anche se noi la conosciamo con un altro nome. Intanto vediamo l'icona così come si presenta secondo la tradizione russa, ove è chiamata Подательница ума. Essa è apparsa per la prima volta a Ryblinsk, nella provincia di Yaroslav (Russia), nel XVI secolo.


Chi ha un minimo di conoscenza religiosa non può che constatare che si tratti di una copia bidimensionale della celebre statua della Madonna di Loreto. L'icona è descritta come "La Madre col Bambino avvolta in un manto prezioso". 


La Madre di Dio col Bambino divino sono avvolti in una dalmatica a campana, o in un mantello prezioso a forma conica. Agli angoli superiori ci sono delle lampade fiammeggianti, La Vergine Purissima è raffigurata sullo sfondo del cielo stellato, che si apre sotto l'arco del portale. Su entrambi i lati, angeli con candele accese volano verso la Madre di Dio e il Bambino; sopra le loro teste ci sono tre Serafini, ai piedi c'è un Cherubino con le ali spiegate. In basso potete vedere la città, simbolo della Gerusalemme Celeste.

La leggenda russa sull'icona "Illuminazione della mente"

È stata conservata una leggenda che spiega l'origine del nome dell'icona: 

Al tempo del patriarca Nikon (fine del 1600), un uomo pio visse a Mosca. Lesse molti libri ecclesiastici dei tempi del patriarca Iosif (+1649), e poi iniziò a leggere i libri modernizzati dal Patriarca Nikon. Dopo aver letto questi e altri libri, iniziò a pensare e riflettere molto: davanti a Dio e quali insegnamenti avrebbe dovuto seguire per essere salvato: quelli precedenti le riforme, o quelli riformati? Pensò a lungo, ma non riuscì a risolvere il problema e impazzì. Quando gli tornò la coscienza, pregò la Madre di Dio che gli restituisse la ragione. Alla sua preghiera seguì una visione della Madre di Dio. Gli ordinò di dipingere un'immagine nella forma in cui gli era apparsa e di pregare davanti ad essa, promettendogli che se avesse adempiuto a ciò, sarebbe stato sano. Quell'uomo era un pittore di icone. Dopo la visione, quando la sua coscienza ritornò in lui e la sua mente divenne più chiara, cominciò a dipingere l'immagine della Madre di Dio. Ma poiché la visione era breve, dimenticò come dipingere l'immagine. Poi pregò di nuovo la Madre di Dio e continuò a dipingere come Dio lo ispirava. Così dipinse un’icona e la chiamò “illuminazione della mente”.

L'ovvia ricerca storica 

Il ricercatore russo Andrei Aleksandrovich Titov nel XIX secolo stabilì che il prototipo dell’icona era (come è palese) la statua della Madonna di Loreto. La statua è descritta così dal ricercatore russo: Questa statua è realizzata interamente in legno di cedro, ricoperta interamente di riviere di diamanti e fili di perle. Secondo Titov, l'immagine ha raggiunto la Russia nella seconda metà del XVI secolo tramite i commercianti polacchi che si stabilirono nella regione di Yaroslav, dove si è trovata per la prima volta dipinta. I russi pregano dinnanzi a questa icona per il buon esito degli esami e degli studi, e in generale per ottenere illuminazione e ispirazione nei momenti difficili. 

L'icona della Madre di Dio "Illuminazione dell'Intelletto" si festeggia la prima domenica dopo il 15/28 agosto. 

Tropario dell'icona mariana "Illuminazione dell'intelletto", tono IV

O Purissima Vergine, illumina noi tutti con la luce di Cristo, preserva l'Universo con le tue intercessioni, concedi saggezza e comprensione ai tuoi servi che con fervore ricorrono a te, glorificata dai Cherubini e dai Serafini, Madre del Filantropo. 



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