Nata nel 1650 durante il regno di Vasile Lupu, era la figlia del capo armaiolo della cittadella di Neamț, il boiardo Ștefan Joldea. Durante la sua giovinezza, fu data in sposa contro la sua volontà. Essendo senza figli, sia lei che suo marito decisero di abbracciare il monachesimo, ritirandosi lui nel monastero di Poiana Mărului sotto il nome di Elfterie, e lei a Vărzărești.
Le invasioni straniere la spinsero a ritirarsi sui monti Buzău (si dice sia passata anche per l'eremo boschivo di Fundătura), dove visse per quasi un decennio (il suo nome è menzionato in un'iscrizione sulla pietra dell'altare dell'eremo boschivo a Nuova Agaton). Da qui andò dapprima al monastero di Neamț, dove venne guidata verso l'eremo di Sihăstria, sul monte Neamț. Con la guida dell'abate di Sihăstria e con la benedizione dell'egumeno dell'eremo, salì sulle montagne per diventare un'anacoreta nelle fitto bosco chiamato "Sihla". La tradizione orale racconta che le suore in fuga dalle invasioni straniere si imbatterono nella capanna della santa, che la abbandonò per trasferirsi in una grotta, ancora più remota della sua dimora iniziale. Al giorno d'oggi si può ancora visitare la sua cella-grotta, che si è scavata da sola.
Dopo la sua morte, avvenuta verso l'anno 1700, il corpo di Teodora rimase nella grotta in cui aveva trascorso la maggior parte del suo eremitaggio. Si dice che la notizia della sua morte abbia raggiunto suo marito, che lasciò Poiana Mărului e andò a trascorrere l'ultimo decennio della sua vita a Sihăstria, vicino al luogo di riposo di sua moglie.
Nel 1725 fu fondato un piccolo monastero presso la Grotta. Nel 1834 le reliquie della santa furono portate dall'esercito russo alla Pecerska Lavra di kiev, dove riposano ancora oggi.
Al momento presente, il monastero è abitato da monaci e non da monache, come era all'inizio.
Tropario di s. Teodora della Sihla, tono VIII
In te, o madre, nel coraggio si è redenta l'immagine del Prototipo; prendendo la croce hai seguito il Cristo, e nell'ascesi hai appreso a non amare il corpo transeunte, ma a curare lo spirito, che è immortale; Per questo ora la tua anima esulta fra gli angeli, o Madre nostra Teodora.
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