La Chiesa Ortodossa commemora il giorno 5/18 settembre la memoria dei giusti Zaccaria ed Elisabetta.
Il santo profeta Zaccaria e la santa giusta Elisabetta erano i genitori del santo profeta, precursore e battista del Signore Giovanni. Venivano dalla famiglia aaronnica: san Zaccaria, figlio di Barachia, era sacerdote nel tempio di Gerusalemme, e santa Elisabetta era la sorella di sant'Anna, la madre della Santissima Madre di Dio.
I coniugi giusti, "camminando irreprensibili secondo tutti i comandamenti del Signore" (Luca 1:5-25), soffrivano di infertilità, che ai tempi dell'Antico Testamento era considerata una grande punizione di Dio. Un giorno, mentre prestava servizio nel tempio, san Zaccaria ricevette da un angelo la notizia che la sua anziana moglie gli avrebbe dato un figlio, il quale “sarà grande davanti al Signore” (Lc 1,15) e “andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia” (Lc 1,17). Zaccaria dubitò della possibilità di realizzare questa predizione e fu punito con il mutismo per la sua mancanza di fede.
Quando la giusta Elisabetta ebbe un figlio, lei, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, annunciò che avrebbe chiamato il bambino Giovanni, sebbene a nessuno nella loro famiglia fosse stato dato prima un nome simile. Interrogarono il giusto Zaccaria e anche lui scrisse il nome Giovanni sulla tavoletta. Immediatamente gli ritornò il dono della parola e, pieno di Spirito Santo, cominciò a profetizzare su suo figlio come il Precursore del Signore.
Quando il malvagio re Erode seppe dai Magi del Messia nato, decise di uccidere tutti i bambini di età inferiore ai 2 anni a Betlemme e nei suoi dintorni, sperando che il Messia fosse tra loro. Erode sapeva bene della nascita insolita del profeta Giovanni e voleva ucciderlo, temendo che fosse il re dei Giudei. Ma la giusta Elisabetta si nascose con il bambino per le montagne.
Gli assassini cercarono Giovanni ovunque. La giusta Elisabetta, vedendo i suoi inseguitori, cominciò a pregare Dio per la salvezza con le lacrime, e immediatamente la montagna si aprì e protesse lei e il bambino dall'inseguimento. Durante questi giorni disastrosi, San Zaccaria compì il suo turno di servizio nel Tempio di Gerusalemme. I soldati inviati da Erode cercarono invano di sapere da lui dove fosse suo figlio. Quindi, al comando di Erode, uccisero il santo profeta, pugnalandolo tra un altare e l'altro (Matteo 23:35).
La giusta Elisabetta morì 40 giorni dopo il marito e San Giovanni, protetto dal Signore, rimase nel deserto fino al giorno della sua apparizione al popolo d'Israele.
Tropario di s. Zaccaria profeta, tono IV
Qual sacerdote consacrato della Legge divina, hai offerto al Signore i sacrifici beneaccetti, o saggio Zaccaia, conoscitore dei divini misteri nella splendente luce della Verità. Avendo con te la visione nella grazia nel tempio di Dio, o beato profeta del Cristo Dio, fosti ucciso con la spada. E ora, assieme al Precursore, prega che le nostre anime siano salvate.
Contacio, in tono III
In questo giorno Zaccaria, venerabile sacerdote dell'Altissimo e profeta, il padre del Battista, pose il suo memoriale, nutrendo i fedeli, giacché ha nutrito il popolo con il frutto della giustizia. E noi, ora, deponiamo la nostra speranza di intercessione in lui, il divino iniziato ai misteri della grazia di Dio.

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