La più Pura di tutte (Ieromonaco Zosima Melnik)

 Traduciamo un articolo da Orthodox Christianity sulla festività di oggi, un sermone sulla Nascita della Madre di Dio.


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!

I tempi dell'Antico Testamento si avvicinavano alla fine. Il popolo ebraico attendeva con ansia la venuta del Messia nel mondo. Il seme di una donna avrebbe finalmente schiacciato la testa del serpente e stabilito la Nuova Alleanza tra l'uomo e Dio. Si sapeva che il Messia sarebbe nato nella tribù di Giuda, dalla stirpe di Re Davide. Tuttavia, dov'era la Santa Vergine, di cui il profeta Isaia aveva predetto che avrebbe dato alla luce il Messia? Come apparve tra il popolo peccatore questo vaso purissimo, che avrebbe dovuto contenere l'incontenibile Parola di Dio? Il Signore volle che la nostra salvezza maturasse lontano dal trambusto di questo mondo. Non in splendide e lussuose stanze reali, ma nella quiete e nella modestia di una povera capanna della Galilea nella città di Nazareth.

Non fu subito che all'umanità, morente nei peccati e nei vizi, fu concessa la Vergine Santa. Ella fu il frutto di molti secoli di storia del popolo eletto da Dio, il frutto delle aspirazioni e delle gesta spirituali dei suoi migliori rappresentanti. Il mistero della salvezza, e con esso l'immagine della Vergine Santa, fu gradualmente rivelato nell'Antico Testamento. Fin dall'antichità l'immagine della Santissima Theotokos era stata rivelata all'umanità in prefigurazioni: prima nella Scala di Giacobbe, poi nel Roveto Ardente, poi nel passaggio miracoloso degli ebrei attraverso il Mar Rosso, poi nell'otre con la manna, e infine nel vello di Gedeone, finché finalmente il velo del mistero fu gettato via e fu rivelato al mondo intero dall'"Evangelista dell'Antico Testamento" – il santo profeta Isaia – che predisse: Ecco, una vergine concepirà e partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele (Is 7,14; Mt 1,23).  

E finalmente giunse il momento per questo vaso divino e purissimo – la Vergine Maria – di nascere sulla terra. Le Sacre Scritture non ci dicono nulla di questo grande evento. Ma esiste un'antica tradizione sulla Natività della Madre di Dio, che narra che la Santissima Vergine discendeva dall'antica famiglia reale di Davide e che i suoi pii genitori, i santi Gioacchino e Anna , vivevano a Nazareth, una piccola città della Galilea a ovest del lago di Galilea. Entrambi erano persone giuste, note non tanto per la loro origine reale quanto per la loro umiltà e misericordia. La loro vita era piena di amore per Dio e per il prossimo. Come la maggior parte degli ebrei di quel tempo, attendevano la venuta del Messia nel mondo; ma una cosa addolorava le loro anime pure: rimasero senza figli fino a tarda età.

La tristezza dei santi Gioacchino e Anna è comprensibile, perché gli ebrei di quel tempo consideravano la sterilità una punizione divina per i peccati. Secondo loro, le persone sterili erano escluse dalla partecipazione al futuro Regno del Messia. Pertanto, nonostante la loro età avanzata, Gioacchino e Anna non cessarono di implorare Dio di liberarli dalla vergogna della sterilità e di mandare loro un bambino. Seguendo l'esempio della profetessa Anna, madre di San Samuele, promisero che se avessero avuto un bambino, lo avrebbero dedicato al servizio di Dio. Per la loro pazienza, la loro fede incrollabile e il loro amore per Dio e per il prossimo, il Signore inviò grande consolazione ai santi Gioacchino e Anna. Dopo molti anni di attesa, il pio desiderio della sposi virtuosa si avverò e nacque una figlia, che i genitori felici chiamarono Maria. La nascita di Maria portò gioia non solo ai suoi genitori, ma anche a tutti gli uomini, perché era Lei che, per Divina Provvidenza, era destinata a diventare la Madre del Figlio di Dio, il Salvatore del mondo.

La Natività della Madre di Dio è l'inizio del mistero dell'Incarnazione di Dio e della nostra salvezza, insondabile per la mente umana. Nel giorno della Natività della nostra Sovrana Signora Theotokos, rivolgiamoci a Lei e chiediamo a Lei, la Purissima e Immacolata, di aiutarci a vincere il peccato e ogni impurità, affinché possiamo lodare Dio con cuore puro e gioire in Lui. Chi si rivolge a Lei con fede e speranza non rimarrà mai inconsolabile o inascoltato, perché a Lei è stata data la grazia di pregare per noi e di aiutarci. Amen.


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