Proponiamo delle meditazioni sul versetto Luca 12:32 scritte da sua eminenza Filarete, vescovo di Pallini della Chiesa Russa Tradizionale (ramo di Tikhon).
In molte traduzioni inglesi del Santo Vangelo, le parole del Signore sono rese così:
«Non temete, piccolo gregge…»
A prima vista, questa formulazione sembra priva di importanza. Tuttavia, la punteggiatura cambia il senso e può condurre a una comprensione errata delle parole di Cristo.
Che cosa dice veramente Cristo? Il testo greco di Luca 12,32 dice:
Μὴ φοβοῦ τὸ μικρὸν ποίμνιον…
La traduzione più fedele è:
«Non temere per il piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto darvi il Regno.»
Cristo non dice:
– «Non temere, piccolo gregge», come una semplice consolazione,
ma dice:
– Non temere perché il gregge è piccolo.
Perché questo è importante
Non si tratta di una questione di linguaggio, ma di una questione di profonda teologia.
Cristo non promette una Chiesa numerosa o potente secondo la misura del mondo. Egli riconosce la piccolezza del gregge e ci comanda di non temere per questo motivo.
Il Regno non è dato in base al numero, ma secondo la benevolenza del Padre.
Il Regno non si dà per maggioranza
Il Regno di Dio non è un premio della moltitudine, ma un dono.
Dio ha sempre operato attraverso il resto:
– Otto anime nell’arca di Noè
– Pochi fedeli in Israele
– Pochi apostoli che hanno illuminato il mondo
La piccolezza non è debolezza, ma via dell’opera divina.
Parola per i nostri tempi
In un mondo che misura la verità attraverso la popolarità, le parole di Cristo portano pace.
Non temere i pochi.
Non confondere la verità con la moltitudine.
Non disperare quando i fedeli sono rari.
Il Regno è dato, non conquistato.

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