La Domenica dell'Ortodossia

Nel ciclo della Quaresima, dopo la Domenica dei Latticini, la quale chiude il periodo propedeutico al cammino di pentimento, la prima domenica di Quaresima è dedicata alla Vittoria dell'Iconodulìa sull'Iconoclastia


L'icona festiva

Perché? Come ben possiamo capire, la venuta al mondo del Cristo Dio, la sua morte e la sua resurrezione, sono il perno della Storia. Gli insegnamenti degli Apostoli e dei Padri e delle Madri che ci hanno preceduti sono una bussola che ci orienta nella quotidianità. E il messaggio condotto da Cristo, di tornare al Padre, è stato non una visione o un sogno, ma una esperienza totale e reale, vista da innumerevoli folle di persone. Per questo la Chiesa ha deciso di immortalare la figura di Gesù Cristo, della sua santissima Madre e di tutti i santi nelle sacre immagini. Le immagini sono per noi testimonianza dell'archetipo cui tendiamo di uniformarci, sono per noi un ausilio alla preghiera, sono per noi un sostegno nella comprensione della Verità che leggiamo nella sacra Bibbia. 

Difatti, cantiamo con gioia il tropario:  

Veneriamo la tua purissima immagine, o Buono, chiedendo perdono delle nostre colpe, Cristo Dio; ti sei volontariamente compiaciuto di salire nella carne sulla Croce per liberare dalla schiavitù del nemico quelli che hai plasmato. Perciò grati ti esclamiamo: hai colmato di gioia l'universo, Salvatore nostro, venuto a salvare il mondo.

Questa preghiera è entrata poi nella recita quotidiana della preghiera di tutti i fedeli ortodossi quando si apprestano a baciare l'immagine del Signore. Con quale semplicità, ancora una volta, la Chiesa ci fa cantare i più grandi misteri della Fede in modo tanto perfetto. Se meditiamo su quello che diciamo con le labbra, arriveremo alla contemplazione delle più alte verità: e l'innologia della Chiesa è di grande aiuto su questo. 

Questa festa è chiamata la Domenica dell'Ortodossia anche perché si recitano gli anatemi che, lungo la Storia umana, sono stati composti contro gli eretici di ogni nazionalità ed epoca. Perchè c'è bisogno di questo? 


Il rito degli Anatemi per la prima domenica di Quaresima

In primo luogo, possiamo dire che la memoria collettiva salva l'integrità della Fede. I fedeli vengono informati e formati su quali sono gli errori teologici che non devono seguire. Inoltre, l'anatema è una azione della Chiesa che la stessa fa per salvarsi dai corpi estranei che la infettano, come ci ricorda il Signore: se il tuo occhio ti è di scandalo, taglialo... la Chiesa si difende, allontanando da sé coloro che potrebbero arrecarle danno, tramite un anatema: l'eretico viene semplicemente "messo fuori" dalla comunità, come esorta sempre il Cristo: 

Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello;  ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. [Matteo 18:15-17]

Il brano strettamente liturgico di questa domenica è invece il dialogo con Natanaele: 

 Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».  Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo». [Giovanni 1:43-51]

C'è una testimonianza meravigliosa di fede e anche una attestazione dei poteri divini di Cristo, doni che sono elargiti dallo Spirito Santo anche ai santi, a coloro che, sforzandosi, sono diventati modelli di virtù e hanno ottenuto la grazia di poter emulare in tutto il Maestro. 

Per la Domenica dell'Ortodossia, ecco la chiamata che Cristo Dio rivolge a tutti noi: vieni e vedi

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