La preghiera del Cuore come Trascendenza nella pratica esicasta

La pratica esicasta intende compiere nell'uomo quella trasformazione interiore necessaria per il compimento della metanoia, la trascendenza verso un livello superiore di esistenza, la cristificazione della propria vita. Abbiamo già conosciuto un esercizio ascetico esicasta della tradizione Carpatina, e in questo articolo andremo a sviluppare ancora di più la pratica della Preghiera del Pubblicano: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di me peccatore. Questa è detta anche Preghiera del Cuore.

Nella metafisica esicasta l'uomo che vive nel mondo è un essere egocentrico poiché vive nella natura decaduta a causa del peccato di Adamo. L'egocentrico è dominato dai suoi sensi, dai peccati, dalla vana loquacità, dalla invidia, e dalle emozioni e dalla immaginazione distruttiva. L'obiettivo della preghiera esicasta è guidare l'intelletto (nous) dell'orante verso la trascendenza dalle passioni e dall'egocentrismo fino alla completa liberazione dell'anima da questi pesi (metanoia), con la conseguente divinizzazione (theosis). 


Un monaco al Monte Athos.

L'esicasta passa dunque attraverso una fase di purificazione e di sensibilizzazione alle realtà celesti abbandonando la mondanità (apatheia), per giungere ad un livello interiore di pace e quiete (esichia) per concludere la propria esperienza di vita nella theosis. Per giungere ad uno stato d'essere pacificato e per procedere nell'ascesi, i monaci esicasti (e i loro figli spirituali) hanno una serie di esercizi fisici, mentali e spirituali che, sebbene verranno spiegati separati, sono in realtà interconnessi.

Fra gli esercizi fisici che preparano alla preghiera del Cuore vi sono le prostrazioni, la completa astensione dal cibo e la pratica della vigilia nella propria cella (privazione del sonno e recita del salterio o studio biblico). Inoltre, si cerca di praticare il silenzio. 

Fra gli esercizi mentali e spirituali il più conosciuto è la nipsis, un termine greco che è traducibile come "stato di profonda attenzione alle cose spirituali". Il continuo ricordo del Vangelo, della vita del Salvatore, dei santi, la memoria della morte e del Giudizio Finale. La preghiera, la recitazione dei salmi o degli inni liturgici, la lettura biblica e la preghiera mentale (in silenzio) sono considerati esercizi per l'accrescimento della esichia. La preghiera del Cuore è considerata il mezzo preferenziale per la preghiera privata, e può essere recitata a voce o a mente. Idealmente, l'esicasta principia con la preghiera ad alta voce per poi gradualmente farla diventare una esperienza totalmente interiore e mentale. Il terzo stadio della preghiera del Pubblicano è farla diventare "del cuore", ovvero che rimane e permane in tutto il nostro essere. Il quarto stadio della preghiera del Pubblicano è la contemplazione, in greco theoria. Questo stadio prevede la cessazione di ogni corporeità e la pura meditazione delle realtà celesti. 

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FONTI

Cavarnos, Constantine. Anchored in God: An Inside Account of Life, Art, and Thought on the Holy Mountain of Athos. Athens, Greece: Astir Pub. Co., 1959.

Keating, Thomas. Invitation to Love: The Way of Christian Contemplation. New York: Continuum, 1995.

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