Gli ortodossi e gli esorcismi

 La pratica dell'esorcismo, ovvero della liberazione degli ossessi e dei posseduti dal maligno, è un rituale antichissimo praticato dagli stessi Apostoli e dal Signore nostro Gesù Cristo, come testimonia la Santa Scrittura (cfr. per esempio Marco 16:17 ; Matt.10:8 ; Lc. 10:17-20). La Chiesa ha continuato ad operare questa grazia sul mondo, esorcizzando gli uomini e la Natura, con la benedizione dei campi, dei fiumi, dei mari, delle case... e la Chiesa Ortodossa ancora oggi non ha paura di mandare i suoi sacerdoti a santificare e a benedire gli uomini e le cose, nella sua missione eterna. Ma prima di poter parlare di come si effettuano gli esorcismi - e di come noi dobbiamo approcciarci ad essi - occorre conoscere un minimo le cause che portano all'esistenza della presenza del male nel mondo. 

Satana, il cui vero nome è Lucifero, era un Angelo di Dio, che decadde dal suo ruolo a causa della sua gelosia per la creatura umana e da quel momento, insieme ad altri angeli ribelli, ha come unico obiettivo la distruzione del rapporto fra Uomo e Dio, in quanto, nella sua solitudine e sofferenza, non sopporta di rimanere solo: con violenza e menzogna, tipici del suo carattere, ha convinto altri spiriti ad aggiungersi a lui nella lotta contro Dio. I demoni (dal greco daimon, che significa "spirito") sono dunque essenze spirituali che influenzano la vita degli uomini e possono agire anche tramite oggetti inanimati e financo abitarli, in quanto sono creature spirituali. Noi sappiamo tramite la divina Rivelazione che i demoni sono destinati ad essere distrutti e annichiliti nello stagno di fuoco eterno (cfr. Apocalisse 20:10) insieme con le anime dei peccatori al termine del Giudizio Universale. La loro esistenza non è eterna, ma tuttavia, nello stato presente del mondo, hanno ancora potere perché noi uomini glielo permettiamo. 

San Giustino Martire nella sua Apologia scrive che nel Nome di Cristo i demoni vengono sconfitti e annientati [1] e il potere satanico è soggiogato dalla santa Croce e dai nomi divini. Fin dai tempi sub-apostolici i Santi Padri hanno insegnato come è possibile vincere il male, ed è testimoniata la pratica dell'esorcismo [2]. Fino al IV secolo vi era uno specifico rango clericale, chiamato Esorcistato, i cui aderenti erano specificatamente addestrati per combattere i demoni. Dal V secolo in avanti, sebbene sia rimasta la nomina a tale ruolo nel percorso clericale, il ruolo effettivo è stato assorbito dal sacerdozio. 

Il "malocchio" 

Il malocchio, detto in greco vaskania, è accettato dalla Chiesa come un dato di fatto. Persone maligne, maghi, fattucchieri e streghe lanciano questo concentrato spirituale di odio e dolore su una persona al fine di farla soffrire. Gelosia, bramosia, odio... sono sentimenti e passioni così potenti che possono influenzare gli altri. La Chiesa si prende cura di chi è attaccato da questa potenza malvagia tramite preghiere speciali che possono essere recitate sul fedele a richiesta. Il fedele che desidera sottoporsi a queste preghiere di liberazione deve digiunare secondo la sua possibilità, confessarsi e comunicarsi. La Chiesa fermamente raccomanda di NON recarsi dai maghi per farsi sciogliere dal malocchio o da altri mali spirituali, giacché è come aggiungere male al male. La magia infatti, non è altro che un palliativo insufficiente e dannoso, giacché non usa lo Spirito Santo, ma una sua pallida e maligna imitazione, che è il potere dei demoni. 

Purtroppo si assiste oggi ad una grave mancanza di serietà e molti si recano dal sacerdote per ottenere le preghiere di liberazione più per pietismo che per una reale necessità. Il malocchio si avverte e si sente fisicamente, mentalmente e spiritualmente... non c'è bisogno di richiedere una preghiera di liberazione se manca lo stato di necessità. 

Gli esorcismi 

Se una persona è malata spiritualmente, posseduta o vessata, i segni sono incontrovertibili e manifesti. Ogni diocesi ortodossa possiede un luogo dove si compiono gli esorcismi secondo le preghiere dei santi Padri, di san Basilio e di san Giovanni Crisostomo, con la benedizione del Vescovo. Se conosciamo qualcuno bisognoso di essere liberato - dopo aver consultato il medico e aver preso atto che non è una malattia neurologica o un malessere psichiatrico - possiamo portarlo noi dal sacerdote, previo contatto con il confessore esorcista. 

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VEDI ANCHE

La Chiesa Ortodossa e la Magia, parte I

La Chiesa Ortodossa e la Magia, parte II

NOTE

1) Giustino il Filosofo, Apologia, 85,2 

2) Ignatios of Antioch, Epistles to Philippians 3 and 12; Library of the Greek Fathers and Church Writers, Vol. 2, pp. 333 and 336; Clement of Alexandria, Stromata 4:14; Library, Vol 8, p. 82; Origen, Against Celsus, 6:44; Library, Vol. 10, p. 93

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